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Sicurezza Informatica

Cisco: decine di vulnerabilità scoperte. Cosa fare

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Aggiornamento del 24-10-2024 delle ore 15

Cisco ha recentemente rilasciato un aggiornamento per risolvere una vulnerabilità critica, CVE-2024-20481, che colpisce i suoi dispositivi Adaptive Security Appliance (ASA) e Firepower Threat Defense (FTD). La falla, attivamente sfruttata in attacchi zero-day, riguarda il servizio Remote Access VPN (RAVPN) e potrebbe portare a un Denial of Service (DoS).

Come riportato da Matrice Digitale, la vulnerabilità permette a un attaccante remoto non autenticato di inviare un numero elevato di richieste di autenticazione VPN per esaurire le risorse del dispositivo, causando un’interruzione del servizio. In alcuni casi, il ripristino del sistema potrebbe richiedere un riavvio completo del dispositivo. Cisco ha confermato che questa vulnerabilità è parte di una campagna di brute-force in corso, mirata principalmente a VPN e servizi SSH, che sfrutta tunnel di anonimato come TOR per occultare la provenienza degli attacchi.

Cisco ha rilasciato anche patch per altre vulnerabilità critiche, come:

  • CVE-2024-20412 (CVSS 9.3): un problema di account statici con password hardcoded nei dispositivi FTD, che potrebbe consentire accessi non autorizzati.
  • CVE-2024-20424 (CVSS 9.9): una vulnerabilità di validazione insufficiente degli input nell’interfaccia web di gestione del Secure Firewall Management Center (FMC), che permette l’esecuzione di comandi arbitrari con privilegi root.
  • CVE-2024-20329 (CVSS 9.9): una vulnerabilità nell’SSH subsystem di ASA, che consente l’esecuzione di comandi di sistema come root.

Gli utenti sono invitati ad applicare queste patch con urgenza, poiché queste vulnerabilità sono sotto attacco attivo, soprattutto da parte di gruppi di hacker sponsorizzati da stati nazionali.

Tutte le vulnerabilità scoperte

Cisco ha recentemente rilasciato importanti aggiornamenti riguardanti diverse vulnerabilità legate ai software Cisco. Queste vulnerabilità, distribuite su una vasta gamma di servizi, possono compromettere seriamente la sicurezza di reti e dispositivi, se non affrontate tempestivamente. Di seguito un’analisi dettagliata dei principali advisory di sicurezza di Cisco.

Denial of Service (DoS) del Server SSH di Cisco ASA

Una delle vulnerabilità più rilevanti riguarda il server SSH di Cisco ASA. Questa vulnerabilità può essere sfruttata per causare un Denial of Service (DoS) sui dispositivi che utilizzano questa funzionalità. L’exploit si manifesta quando un attacco malevolo sovraccarica il server SSH, esaurendo le risorse e rendendo inaccessibile il dispositivo. Per mitigare questa minaccia, Cisco ha rilasciato un aggiornamento software che risolve il problema, e invita i clienti a consultare regolarmente la pagina degli advisory di sicurezza Cisco per verificare l’esposizione e implementare le soluzioni di upgrade adeguate.

In tutti i casi, Cisco consiglia di assicurarsi che i dispositivi abbiano sufficiente memoria e che le configurazioni hardware e software siano compatibili con le nuove release. Gli utenti possono utilizzare il tool Cisco Software Checker per identificare le versioni affette e quelle sicure. Questo strumento verifica automaticamente le vulnerabilità e suggerisce la prima versione software che corregge il problema.

Vulnerabilità di Iniezione di Comandi SSH

Un’altra grave vulnerabilità riguarda l’iniezione di comandi remoti attraverso il server SSH di Cisco ASA. Questo tipo di attacco permette a un utente non autorizzato di eseguire comandi arbitrari sul dispositivo vulnerabile. Cisco ha rilasciato aggiornamenti software gratuiti per risolvere questa vulnerabilità e raccomanda ai clienti di verificare sempre la validità delle loro licenze software prima di installare gli aggiornamenti. La pagina di supporto di Cisco offre ulteriori dettagli sui requisiti di licenza e sui download necessari.

Per chi non dispone di un contratto di assistenza con Cisco, è possibile ottenere gli aggiornamenti contattando il Cisco TAC, fornendo il numero di serie del prodotto e il riferimento all’advisory. L’aggiornamento tempestivo è fondamentale per garantire la protezione dei sistemi contro potenziali attacchi.

Denial of Service (DoS) nella VPN di Accesso Remoto

Una terza vulnerabilità di grande impatto riguarda la VPN di accesso remoto gestita da Cisco ASA e FTD. Gli attacchi di tipo Denial of Service (DoS) contro questa funzionalità possono interrompere le connessioni VPN, bloccando l’accesso remoto ai dispositivi. Anche in questo caso, Cisco ha rilasciato aggiornamenti software per mitigare il rischio. È fondamentale che i clienti con contratti di assistenza aggiornino immediatamente il software, consultando gli advisory e utilizzando il tool Cisco Software Checker per identificare eventuali esposizioni.

Cisco consiglia inoltre di verificare le risorse hardware e di assicurarsi che le configurazioni siano compatibili con le nuove release del software. Nel caso in cui le informazioni non siano chiare, è possibile contattare il Cisco Technical Assistance Center per ulteriore supporto.

Vulnerabilità TLS e DoS su Cisco ASA e FTD: Aggiornamenti Critici

Un’altra vulnerabilità significativa riguarda il protocollo TLS (Transport Layer Security) nei dispositivi Cisco Adaptive Security Appliance (ASA) e Firepower Threat Defense (FTD). Questa debolezza può essere sfruttata per causare un attacco di tipo Denial of Service (DoS), impedendo la corretta gestione delle comunicazioni TLS. Il risultato è l’interruzione del servizio, con gravi ripercussioni sull’operatività del dispositivo e sulla rete.

Per mitigare il rischio, Cisco ha rilasciato aggiornamenti software gratuiti, accessibili ai clienti tramite i consueti canali di aggiornamento. L’azienda sottolinea che gli utenti devono assicurarsi di avere una licenza valida per i software interessati, poiché solo i clienti con licenze in regola possono installare gli aggiornamenti. Per maggiori dettagli sui termini della licenza, Cisco mette a disposizione una guida sulla gestione delle licenze software sul proprio sito ufficiale.

La vulnerabilità TLS non è limitata solo alle versioni software specifiche. Gli utenti possono utilizzare il Cisco Software Checker per determinare quali versioni di ASA e FTD sono affette, e quale release è stata rilasciata per correggere tutte le vulnerabilità rilevate. È importante che i clienti mantengano aggiornati i loro dispositivi e verifichino regolarmente gli advisory di sicurezza Cisco per prevenire potenziali attacchi.

Cisco incoraggia tutti gli utenti, in particolare quelli senza un contratto di assistenza, a contattare il Cisco Technical Assistance Center (TAC) se hanno difficoltà nell’ottenere gli aggiornamenti necessari. Questo garantisce che anche chi non dispone di un contratto possa comunque beneficiare delle patch di sicurezza critiche.

Link all’advisory sulla vulnerabilità TLS

Vulnerabilità SSL VPN di Cisco ASA e FTD: DoS mirato

Un’altra vulnerabilità critica che colpisce il software Cisco Adaptive Security Appliance (ASA) e Firepower Threat Defense (FTD) è legata all’autenticazione tramite SSL VPN. Gli attacchi mirati a questa funzionalità possono causare un Denial of Service (DoS), rendendo i dispositivi vulnerabili non disponibili per l’accesso remoto tramite VPN. Cisco ha già rilasciato aggiornamenti per mitigare questa problematica, invitando i clienti a consultare regolarmente la pagina degli advisory di sicurezza Cisco per valutare l’esposizione e implementare le soluzioni di upgrade adeguate.

Per prevenire questa vulnerabilità, è essenziale che gli utenti eseguano tempestivamente gli aggiornamenti del software e verifichino la compatibilità delle configurazioni hardware e software con le nuove versioni. In caso di dubbi, Cisco raccomanda di contattare il Technical Assistance Center (TAC) per ricevere assistenza. Advisory Cisco SSL VPN DoS

Denial of Service Forzato per VPN su Cisco ASA e FTD

Oltre alla vulnerabilità SSL VPN, un’altra problematica di rilievo riguarda la possibilità di attacchi brute force contro la VPN di accesso remoto di Cisco ASA e FTD. Questa vulnerabilità permette a un attaccante di sfruttare tentativi ripetuti di accesso, causando un Denial of Service (DoS) che compromette la disponibilità del dispositivo. Per risolvere questo problema, Cisco ha rilasciato aggiornamenti software gratuiti e invita i clienti a utilizzare il Cisco Software Checker per verificare quali versioni sono vulnerabili e quali patch applicare.

L’aggiornamento è fondamentale per prevenire un potenziale attacco brute force che potrebbe bloccare l’accesso ai sistemi di rete critici. Per maggiori dettagli e risorse, consultare l’advisory ufficiale Cisco. Advisory VPN brute force DoS

Politiche di Accesso Dinamico e DoS su Cisco ASA e FTD

Infine, Cisco ha rivelato una vulnerabilità nelle politiche di accesso dinamico (Dynamic Access Policies, DAP) del software Cisco ASA e FTD. Questa vulnerabilità potrebbe consentire a un attaccante di sfruttare le politiche DAP per causare un Denial of Service (DoS). Anche in questo caso, Cisco ha rilasciato aggiornamenti software che correggono il problema. Gli utenti sono incoraggiati a verificare lo stato delle loro installazioni e a implementare le soluzioni di aggiornamento consigliate per evitare interruzioni nei servizi di accesso remoto.

Cisco mette a disposizione una serie di strumenti per supportare i clienti nel determinare quali versioni di ASA e FTD sono sicure e compatibili con i loro ambienti operativi, tra cui il Cisco Secure Firewall Compatibility Guide. Advisory DAP DoS

Vulnerabilità IKEv2 VPN e DoS su Cisco ASA e FTD

Una vulnerabilità critica riguardante il protocollo IKEv2 nei dispositivi Cisco Adaptive Security Appliance (ASA) e Firepower Threat Defense (FTD) consente di eseguire attacchi Denial of Service (DoS) sfruttando errori nell’elaborazione delle connessioni VPN. Questo tipo di attacco può causare il crash del sistema, impedendo le comunicazioni tramite VPN. Cisco ha rilasciato aggiornamenti software per mitigare questa minaccia. È consigliabile l’uso del Cisco Software Checker per verificare l’esposizione e applicare le patch necessarie. Advisory IKEv2 VPN DoS

Vulnerabilità ACL NSG su Cisco ASA e FTD

Un’altra vulnerabilità riscontrata riguarda la possibilità di bypassare le liste di controllo degli accessi (ACL) nei dispositivi Cisco ASA e FTD. Questo problema si presenta specificamente nell’implementazione delle ACL NSG, permettendo potenzialmente a utenti non autorizzati di accedere a risorse che dovrebbero essere protette. Anche in questo caso, Cisco ha rilasciato aggiornamenti per correggere la vulnerabilità e invita i clienti a consultare regolarmente gli advisory di sicurezza. Advisory ACL Bypass

Esecuzione di Codice Locale Persistente su Cisco ASA e FTD

Infine, una vulnerabilità legata all’esecuzione di codice locale persistente è stata individuata nei dispositivi Cisco ASA e FTD. Questa debolezza consente a un attaccante con accesso fisico o privilegi amministrativi di eseguire codice arbitrario, potenzialmente compromettendo la sicurezza del sistema. Cisco ha rilasciato aggiornamenti per risolvere questo problema e invita tutti i clienti a verificare se i loro sistemi sono vulnerabili utilizzando il tool Cisco Software Checker. Advisory Local Code Execution

Denial of Service SNMP su Cisco ASA e FTD

Una vulnerabilità riguardante il protocollo SNMP (Simple Network Management Protocol) nei dispositivi Cisco Adaptive Security Appliance (ASA) e Firepower Threat Defense (FTD) permette ad attaccanti di sfruttare la gestione delle risorse per causare un Denial of Service (DoS). Cisco ha rilasciato aggiornamenti software gratuiti per mitigare questa vulnerabilità. È fondamentale che i clienti eseguano tempestivamente gli aggiornamenti, soprattutto se utilizzano SNMP per la gestione dei loro dispositivi. Ulteriori dettagli sono disponibili nell’advisory ufficiale di Cisco. Advisory SNMP DoS

Denial of Service nella VPN SSL su Cisco ASA e FTD

Un’altra vulnerabilità significativa riguarda la gestione della memoria nella VPN SSL dei dispositivi Cisco ASA e FTD. Questa debolezza può essere sfruttata per esaurire le risorse di memoria, portando a un Denial of Service (DoS) e bloccando l’accesso remoto sicuro. Cisco ha rilasciato aggiornamenti software per risolvere questa vulnerabilità e raccomanda agli utenti di aggiornare immediatamente i propri sistemi per evitare interruzioni del servizio. Maggiori informazioni sono disponibili nell’advisory ufficiale. Advisory VPN SSL DoS

Denial of Service su Cisco ASA e FTD Virtuali tramite SSL VPN

Una vulnerabilità critica che colpisce il Cisco Adaptive Security Virtual Appliance e il software Secure Firewall Threat Defense Virtual consente di sfruttare la funzionalità SSL VPN per eseguire attacchi Denial of Service (DoS). Questo problema può impedire l’accesso remoto sicuro tramite VPN, rendendo inaccessibili i dispositivi virtualizzati di sicurezza. Cisco ha rilasciato aggiornamenti software gratuiti per mitigare questa vulnerabilità, e raccomanda l’uso del Cisco Software Checker per identificare quali versioni sono affette.

Gli utenti senza un contratto di servizio possono contattare il Cisco Technical Assistance Center (TAC) per ottenere assistenza nell’aggiornamento del software. Cisco consiglia sempre di assicurarsi che i dispositivi abbiano le risorse necessarie e che le configurazioni siano compatibili con le nuove release prima di procedere con gli aggiornamenti. Advisory SSL VPN DoS Virtual

Denial of Service nel Cisco Secure Client Software

Una vulnerabilità nel Cisco Secure Client Software può causare un attacco Denial of Service (DoS) se sfruttata. Cisco ha già rilasciato un aggiornamento che corregge questa vulnerabilità, disponibile dalla versione 5.1.4.74. Gli utenti devono aggiornare il software alla versione più recente per proteggersi da potenziali attacchi.

Un dettaglio importante riguarda il Cisco AnyConnect Secure Mobility Client versione 4.x, che ha raggiunto la fine del ciclo di vita il 31 marzo 2024. Gli utenti che utilizzano versioni precedenti devono migrare a Cisco Secure Client Software 5.x per continuare a ricevere supporto e aggiornamenti di sicurezza. Advisory Cisco Secure Client DoS

Vulnerabilità di Iniezione di Comandi su Cisco FMC

Una vulnerabilità di iniezione di comandi è stata individuata nel software Cisco Secure Firewall Management Center (FMC). Questa vulnerabilità consente a un attaccante di eseguire comandi arbitrari sul dispositivo, compromettendo la sicurezza del sistema. Cisco ha rilasciato aggiornamenti software per mitigare questo rischio e invita i clienti a consultare regolarmente il Cisco Software Checker per identificare le versioni vulnerabili.

Gli utenti sono incoraggiati a verificare le risorse hardware e la compatibilità con le nuove release per garantire il corretto funzionamento dopo l’aggiornamento. Advisory Cisco FMC Command Injection

Vulnerabilità di Iniezione di Comandi nei Backup Cluster di Cisco FMC

Una vulnerabilità nel backup dei cluster del software Cisco Secure Firewall Management Center (FMC) permette di eseguire comandi arbitrari durante i processi di backup. Questo potrebbe compromettere la sicurezza dei dati gestiti nel cluster. Cisco ha rilasciato aggiornamenti per risolvere il problema, disponibili tramite i canali di aggiornamento software abituali. Gli utenti sono invitati a utilizzare il Cisco Software Checker per verificare se sono vulnerabili. Advisory Cluster Backup Command Injection

Vulnerabilità di Lettura di File Arbitraria su Cisco FMC

Un’altra vulnerabilità è stata individuata nel Cisco Secure Firewall Management Center (FMC), che consente la lettura arbitraria di file non autorizzati. Questo può esporre dati sensibili, compromettendo la sicurezza del sistema. Cisco ha rilasciato aggiornamenti software per correggere il problema, e si raccomanda di aggiornare i dispositivi per prevenire exploit. Advisory Arbitrary File Read

Vulnerabilità di Iniezione HTML su Cisco FMC

Una vulnerabilità di iniezione HTML nel software Cisco Secure Firewall Management Center (FMC) permette a un attaccante di inserire codice HTML dannoso, potenzialmente alterando il comportamento dell’applicazione e compromettendo la sicurezza del sistema. Cisco ha rilasciato aggiornamenti software per mitigare questo rischio, disponibili per tutti i clienti tramite i consueti canali di aggiornamento. Advisory HTML Injection

Escalation di Privilegi su Cisco FMC

Un’altra vulnerabilità di elevazione dei privilegi su Cisco FMC consente a un attaccante con accesso limitato di ottenere privilegi amministrativi completi. Questo può compromettere la sicurezza generale del sistema. Cisco ha rilasciato aggiornamenti software per risolvere questa problematica, e raccomanda agli utenti di eseguire aggiornamenti tempestivi. Advisory Privilege Escalation

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Windows, rischi Visual Studio Code, file MSC e kernel

Tempo di lettura: 3 minuti. Attacchi a Visual Studio Code e kernel di Windows: scopri come nuove minacce sfruttano estensioni malevole, file MSC e vulnerabilità critiche per colpire utenti globali.

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Negli ultimi giorni, esperti di sicurezza hanno individuato nuove minacce che sfruttano estensioni malevole di Visual Studio Code, file MSC di Microsoft e una vulnerabilità critica nel kernel di Windows. Questi attacchi, sempre più sofisticati, rappresentano rischi significativi per sviluppatori, organizzazioni e utenti globali.

Visual Studio Code: estensioni malevole nel marketplace

Un’ampia campagna di attacchi è stata individuata su Visual Studio Code (VSCode), con oltre 18 estensioni malevole progettate per colpire sviluppatori e comunità legate alle criptovalute. Le estensioni, tra cui “Ethereum.SoliditySupport” e “ZoomWorkspace.Zoom,” mascherano funzioni dannose attraverso falsi numeri di installazioni e recensioni positive.

Le estensioni scaricano payload offuscati da domini fasulli come “microsoft-visualstudiocode[.]com”. Una volta installate, attivano comandi PowerShell che decriptano stringhe AES per eseguire codice dannoso. I rischi principali includono il furto di credenziali e movimenti laterali verso risorse cloud, specialmente su piattaforme come Microsoft Azure.

Gli esperti raccomandano di validare sempre le estensioni prima di installarle e di controllare i loro codici sorgente per evitare compromissioni della supply chain.

Attacchi tramite file MSC: una minaccia emergente

Un’altra campagna, denominata FLUX#CONSOLE, sfrutta file MSC (Microsoft Common Console Document) per distribuire backdoor mirate. Questi file, mascherati da documenti PDF (“Tax Reductions, Rebates and Credits 2024”), eseguono JavaScript integrato per caricare DLL dannose come “DismCore.dll.”

Gli attacchi sono stati osservati principalmente in Pakistan, dove gli aggressori utilizzano documenti a tema fiscale come esca. Questi file MSC rappresentano un’evoluzione dei tradizionali file LNK, offrendo agli attori malevoli un metodo stealth per infiltrarsi nei sistemi.

Le analisi suggeriscono che il malware installato tramite questi attacchi consente la raccolta di dati sensibili e l’esecuzione di comandi remoti, rendendo necessario un monitoraggio continuo e la segmentazione delle reti aziendali.

Kernel di Windows: vulnerabilità sfruttata per ottenere privilegi SYSTEM

Una vulnerabilità critica del kernel di Windows, identificata come CVE-2024-35250, è attivamente sfruttata per ottenere privilegi SYSTEM. Questa falla, presente nel componente Microsoft Kernel Streaming Service (MSKSSRV.SYS), permette a un attore locale di eseguire attacchi a bassa complessità senza richiedere l’interazione dell’utente.

Originariamente scoperta dal team di ricerca DEVCORE e dimostrata durante il Pwn2Own Vancouver 2024, la vulnerabilità è stata corretta da Microsoft nel Patch Tuesday di giugno 2024. Tuttavia, con la recente pubblicazione di exploit Proof-of-Concept (PoC) su GitHub, gli attacchi sono aumentati in frequenza, rendendo necessario un intervento urgente per mitigare i rischi.

Meccanismo dell’attacco e conseguenze

Gli aggressori sfruttano un untrusted pointer dereference, un tipo di debolezza che consente loro di manipolare la memoria del kernel e di ottenere un controllo completo sul sistema. Durante i test, questa tecnica è stata utilizzata per compromettere dispositivi con Windows 11 versione 23H2, eseguendo comandi con i massimi privilegi.

CISA ha classificato questa vulnerabilità come prioritaria, aggiungendola al suo catalogo Known Exploited Vulnerabilities (KEV) e imponendo alle agenzie federali di aggiornare i propri sistemi entro il 6 gennaio 2025. L’agenzia raccomanda anche alle organizzazioni private di applicare immediatamente le patch e di implementare controlli di accesso rigorosi.

Queste campagne, che spaziano dall’abuso di estensioni di Visual Studio Code alle vulnerabilità nel kernel di Windows, dimostrano la crescente sofisticazione degli attacchi informatici. Proteggersi richiede un approccio proattivo, che includa l’aggiornamento regolare dei software, il monitoraggio delle attività di rete e la segmentazione delle risorse sensibili.

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Sicurezza Informatica

HubPhish, targeting politico e vulnerabilità critiche

Tempo di lettura: 3 minuti. HubPhish, targeting politico e vulnerabilità critiche: analisi delle minacce e linee guida di sicurezza di CISA per dispositivi mobili e reti.

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Le recenti analisi di esperti di sicurezza mettono in evidenza campagne sofisticate come HubPhish, che sfrutta strumenti di HubSpot per attacchi di phishing su larga scala, e azioni legali contro pratiche di targeting politico illecito in Europa. Parallelamente, CISA introduce linee guida per comunicazioni mobili sicure e aggiunge nuove vulnerabilità critiche al suo catalogo.

HubPhish: campagne di phishing sofisticate tramite HubSpot

Il gruppo responsabile della campagna HubPhish, individuato da Palo Alto Networks Unit 42, ha preso di mira oltre 20.000 utenti aziendali in Europa, utilizzando i servizi di HubSpot Free Form Builder per ingannare le vittime. I cybercriminali inviavano email di phishing a tema DocuSign che reindirizzavano a falsi login di Office 365, mirati a sottrarre credenziali.

La campagna sfrutta domini ospitati su TLD .buzz e infrastrutture come Bulletproof VPS per garantire persistenza nei sistemi compromessi. Gli attori aggiungono nuovi dispositivi sotto il loro controllo negli account compromessi, continuando con movimenti laterali verso infrastrutture Microsoft Azure per accedere a risorse cloud.

Questo esempio di phishing avanzato dimostra come i servizi legittimi possano essere abusati per campagne malevole, evidenziando la necessità di rigide misure di sicurezza, come il controllo di domini sconosciuti e l’uso di autenticazione a più fattori.

Targeting politico illecito e violazione del GDPR nell’UE

L’European Data Protection Supervisor (EDPS) ha dichiarato illegale il targeting politico dei cittadini basato sulle loro opinioni personali. La decisione segue una denuncia contro la Commissione Europea, accusata di utilizzare dati sensibili per una campagna a favore della regolamentazione CSAR (Child Sexual Abuse Regulation).

Le campagne di micro-targeting hanno sfruttato proxy data come parole chiave di interesse politico per segmentare il pubblico. La violazione del GDPR dimostra il rischio che pratiche simili possano influenzare la democrazia, spingendo i legislatori a considerare regolamenti più rigidi.

CISA: nuove linee guida per comunicazioni mobili sicure

La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha pubblicato un nuovo documento di riferimento con linee guida per migliorare la sicurezza delle comunicazioni mobili. Questo strumento è pensato per aiutare le organizzazioni a proteggere i dispositivi mobili aziendali e le reti wireless da minacce crescenti.

Le raccomandazioni principali includono:

  • Segmentazione delle reti mobili per separare dispositivi aziendali da quelli personali.
  • Autenticazione multi-fattore (MFA) per ridurre il rischio di compromissione delle credenziali.
  • Aggiornamenti regolari del firmware per mitigare vulnerabilità nei sistemi operativi mobili.
  • Monitoraggio continuo per identificare comportamenti anomali e attività sospette.

Le linee guida sottolineano anche l’importanza di educare i dipendenti sui rischi associati all’uso di dispositivi mobili per attività aziendali, enfatizzando il ruolo della consapevolezza nella protezione delle infrastrutture digitali.

Nuove vulnerabilità aggiunte al catalogo CISA

CISA ha aggiornato il proprio Known Exploited Vulnerabilities Catalog, aggiungendo quattro vulnerabilità critiche che sono già state sfruttate attivamente in attacchi mirati. Tra queste spiccano:

  • CVE-2018-14933 NUUO NVRmini Devices OS Command Injection Vulnerability
  • CVE-2022-23227 NUUO NVRmini 2 Devices Missing Authentication Vulnerability
  • CVE-2019-11001 Reolink Multiple IP Cameras OS Command Injection Vulnerability
  • CVE-2021-40407 Reolink RLC-410W IP Camera OS Command Injection Vulnerability

Queste vulnerabilità rappresentano rischi significativi per reti aziendali e infrastrutture governative. BOD 22-01, il Binding Operational Directive emesso da CISA, obbliga le agenzie federali a risolvere queste vulnerabilità entro scadenze specifiche. Tuttavia, CISA raccomanda a tutte le organizzazioni, pubbliche e private, di adottare lo stesso approccio per mitigare le minacce.

Le campagne di phishing come HubPhish, i rischi legati al targeting politico illecito e le vulnerabilità sfruttate attivamente evidenziano l’importanza di misure proattive di sicurezza. Con le nuove linee guida di CISA per le comunicazioni mobili e l’aggiornamento del catalogo di vulnerabilità, le organizzazioni possono rafforzare la propria difesa contro attacchi complessi e persistenti.

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TA397: spionaggio internazionale con WmRAT e MiyaRAT

Tempo di lettura: 2 minuti. TA397 utilizza nuove tecniche di attacco per distribuire WmRAT e MiyaRAT, colpendo organizzazioni governative e della difesa.

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Il gruppo di cyber spionaggio TA397, noto anche come Bitter, ha introdotto nuove e sofisticate catene di attacco per colpire organizzazioni governative e del settore della difesa, principalmente nelle regioni EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) e APAC (Asia-Pacifico). Proofpoint ha analizzato una recente campagna che utilizza tecniche avanzate per distribuire i malware WmRAT e MiyaRAT, progettati per raccogliere informazioni sensibili.

Una catena di infezione mirata e ingannevole

Il 18 novembre 2024, TA397 ha condotto un attacco mirato contro un’organizzazione della difesa in Turchia, utilizzando un’esca sotto forma di email di spear phishing. L’email conteneva un archivio RAR con diversi file, tra cui:

  • Un documento PDF legittimo proveniente dalla World Bank che descrive un progetto infrastrutturale in Madagascar.
  • Un file di collegamento LNK mascherato da documento PDF.
  • Flussi di dati alternativi (ADS) nascosti che contenevano codice PowerShell dannoso.

L’utente, attirato dall’apparente legittimità del file PDF, eseguiva inavvertitamente il file LNK, attivando una catena di infezione che includeva:

  1. L’apertura del PDF come decoy per distrarre l’utente.
  2. L’esecuzione di script PowerShell tramite il flusso ADS.
  3. La creazione di un’attività pianificata che comunicava regolarmente con il server di comando e controllo (C2) jacknwoods[.]com.

Questa attività pianificata inviava informazioni di base sul dispositivo della vittima e scaricava ulteriori payload malevoli, tra cui i RAT (Remote Access Trojans) WmRAT e MiyaRAT.

WmRAT e MiyaRAT: strumenti di spionaggio avanzati

WmRAT, scritto in C++, offre funzionalità classiche di RAT, come la cattura di screenshot, l’esfiltrazione di file e l’esecuzione di comandi remoti. Il malware utilizza una semplice crittografia per comunicare con il server C2, rendendo difficile l’intercettazione da parte delle difese di rete.

MiyaRAT, introdotto più recentemente, include funzionalità simili, ma con una crittografia più sofisticata e un livello più elevato di offuscamento del codice. Questo strumento è riservato a obiettivi di alto valore, come evidenziato dalla distribuzione limitata in campagne selezionate.

Entrambi i malware sono stati utilizzati per raccogliere informazioni critiche, come dati sulle directory, processi in esecuzione e geolocalizzazione, e per interagire direttamente con la rete dell’organizzazione compromessa.

Tecniche di persistenza e copertura delle tracce

TA397 dimostra una notevole abilità nell’evadere le misure di sicurezza, utilizzando:

  • Attività pianificate per garantire la persistenza.
  • Offuscamento dei file esca, mascherati per sembrare innocui.
  • Crittografia personalizzata per proteggere le comunicazioni con i server C2.

Queste tecniche, combinate con un’infrastruttura di comando e controllo che utilizza domini legittimi e indirizzi IP non direttamente riconducibili al gruppo, complicano ulteriormente le indagini forensi.

TA397 “rappresenta una minaccia significativa per organizzazioni strategiche in tutto il mondo”. Le sue campagne mirate dimostrano una continua evoluzione delle tecniche di attacco, sottolineando la necessità di misure di difesa avanzate e un monitoraggio costante delle infrastrutture IT per rilevare attività sospette.

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