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Sicurezza Informatica

Condannati per associazione nella distribuzione di materiale di abuso sessuale sui minori

Un’indagine congiunta porta alla condanna di cinque uomini coinvolti nella distribuzione di materiale di abuso sessuale sui minori

Cinque uomini sono stati condannati per cospirazione nella distribuzione di materiale di abuso sessuale sui minori (CSAM) di bambini di età inferiore ai 13 anni. I cinque imputati parteciparono a una chat room privata all’interno di un’applicazione di social network, distribuendo e sollecitando CSAM e discutendo di abusi sessuali su minori tra oltre 50 individui.

Le condanne dei cinque imputati

Oggi, il giudice Donald M. Middlebrooks ha emesso le condanne per gli ultimi tre imputati coinvolti nella cospirazione. Michael Paul Gianfrancesco è stato condannato a 17,5 anni di prigione, Aaron Ray Iuliano a 15 anni di prigione e Jacob Dominic Vandyke a 13,3 anni di prigione. In precedenza, il giudice Middlebrooks aveva condannato Johnathan Scott Fleak a 15 anni di prigione e Anthony Wayne Santiago, un pregiudicato sessuale registrato al momento dell’arresto, a 30 anni di prigione.

Un’indagine congiunta e l’iniziativa Project Safe Childhood

L’Ufficio dello Sceriffo della Contea di Palm Beach e Homeland Security Investigations (HSI) hanno condotto l’indagine nell’ambito di uno sforzo congiunto del South Florida Internet Crimes Against Children Task Force. Il caso è stato portato avanti nell’ambito del Project Safe Childhood (PSC), un’iniziativa nazionale lanciata nel maggio 2006 dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per combattere l’epidemia crescente di sfruttamento e abuso sessuale sui minori. Il PSC riunisce risorse federali, statali e locali per individuare, arrestare e perseguire gli individui che sfruttano sessualmente i minori e per identificare e soccorrere le vittime.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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