Bohemia e Cannabia, due dei mercati più grandi e longevi del dark web, sono stati recentemente smantellati in seguito a un’operazione congiunta che ha coinvolto le forze di polizia di Paesi Bassi, Irlanda, Regno Unito e Stati Uniti. Questi mercati, noti per la vendita di beni illeciti come droghe e servizi legati al cybercrimine, sono stati chiusi dopo che gli amministratori hanno tentato di sottrarre i fondi con una strategia di exit scam. L’intervento delle autorità dimostra l’efficacia della cooperazione internazionale nella lotta contro le attività illegali online.
Indagine e smantellamento di Bohemia e Cannabia
Le indagini su Bohemia e Cannabia sono iniziate nel 2022, quando la Politie olandese ha identificato i server legati a questi mercati nascosti nel dark web. Questi marketplace, descritti come i più grandi e longevi nel loro genere, facilitavano la vendita di beni illeciti, inclusi droghe, strumenti per attacchi DDoS e altre attività criminali. Ogni mese, i mercati registravano circa 67.000 transazioni, con un volume d’affari stimato a 12 milioni di euro solo nel settembre 2023.
Gli amministratori dei mercati, consapevoli dell’indagine in corso, hanno tentato di chiudere le operazioni e fuggire con i guadagni, stimati intorno ai 5 milioni di euro. Questo tentativo di exit scam non ha però fermato le autorità, che sono riuscite a identificare e arrestare due sospetti: uno nei Paesi Bassi, che è comparso davanti a un tribunale di Rotterdam, e un altro in Irlanda. L’operazione ha inoltre portato al sequestro di criptovalute per un valore di 8 milioni di euro e di due veicoli.
La Politie ha sottolineato come l’anonimato del dark web sia spesso sopravvalutato da chi lo utilizza per attività illecite. Grazie alla collaborazione tra le forze di polizia di diversi Paesi, l’indagine ha dimostrato che anche i più sofisticati marketplace online possono essere rintracciati e chiusi, infliggendo un duro colpo alla credibilità e alla fiducia in questi ambienti clandestini.
Le conseguenze del takedown sui mercati del dark web
La chiusura di Bohemia e Cannabia rappresenta un segnale forte per la comunità del dark web, dove spesso si crede che l’anonimato possa garantire l’impunità. La cooperazione tra le forze di polizia europee e statunitensi ha reso possibile il tracciamento dei flussi finanziari e l’identificazione dei responsabili, dimostrando che la tecnologia investigativa può superare le barriere imposte dalla rete oscura.
Il successo dell’operazione sottolinea anche l’importanza di una sorveglianza costante e della condivisione delle informazioni tra le agenzie di sicurezza. Questo approccio permette di destabilizzare le reti criminali che operano nel dark web, rendendo più difficile per i cybercriminali organizzarsi e trovare nuovi spazi sicuri per le loro attività. In un contesto in cui le piattaforme illegali proliferano, la chiusura di mercati come Bohemia e Cannabia invia un messaggio chiaro: le attività illecite online non sono al riparo dalle indagini internazionali.