Sommario
Un hacker ha violato la sicurezza di Muah.ai, un sito che permette agli utenti di creare compagni virtuali AI per scopi sessuali “non censurati“. La violazione ha portato alla divulgazione di un’enorme quantità di dati sugli utenti, tra cui i loro prompt e interazioni con i chatbot. Il database sottratto include informazioni sensibili, come le fantasie sessuali degli utenti, molte delle quali riguardano scenari di abusi su minori. Tali prompt sono associati a indirizzi email, spesso identificabili come account personali.
La violazione e i contenuti scoperti
Il database compromesso contiene descrizioni esplicite di abusi su minori, inclusi riferimenti all’abuso di neonati e bambini piccoli. Non è chiaro se l’AI abbia risposto esattamente a queste richieste, ma la presenza stessa di tali prompt mostra un utilizzo preoccupante della piattaforma.
L’hacker ha spiegato a 404 Media di essersi inizialmente avvicinato al sito per motivi personali, ma di aver deciso di divulgare la violazione una volta scoperti i contenuti. L’amministratore di Muah.ai, noto come Harvard Han, ha affermato che il furto di dati sarebbe stato finanziato da concorrenti del settore AI, senza però fornire prove a sostegno di questa tesi.
Implicazioni per la privacy degli utenti
La fuga di dati rappresenta una grave violazione della privacy per gli utenti di Muah.ai, considerando che le loro fantasie sessuali sono state collegate a email personali. Questo potrebbe avere conseguenze significative per chi preferirebbe mantenere tali attività private, soprattutto quando includono contenuti inappropriati o illegali.
Muah.ai aveva dichiarato che le conversazioni degli utenti non sarebbero state salvate e che i messaggi erano criptati e privati. Tuttavia, la presenza di informazioni nel database suggerisce il contrario, gettando ombre sulla sicurezza e sulla trasparenza della piattaforma.
Moderazione e regolamentazione ambigua
Muah.ai si presenta come una piattaforma “non censurata”, al pari di quella gìa analizzata da Matrice Digitale, consentendo ai propri utenti di creare chatbot con conversazioni e immagini esplicite. Tuttavia, afferma di vietare i contenuti con minori, come indicato in un messaggio del suo amministratore su Discord. La gestione delle segnalazioni, tuttavia, appare problematica: in un caso, un amministratore ha scoraggiato la pubblicazione di contenuti su personaggi minorenni su Discord, ma ha suggerito agli utenti di continuare la conversazione in privato.
La piattaforma ha segnalato la violazione ai propri utenti tramite un messaggio su Discord, sostenendo che i dati delle chat non vengono conservati, ma la compromissione del database dimostra il contrario.
La risposta del mercato delle AI companion
Muah.ai è solo una delle tante piattaforme di AI companion, dove gli utenti possono creare e interagire con chatbot per scopi romantici o sessuali. Altri servizi simili, come Character.AI, vietano rigidamente qualsiasi contenuto sessuale, mentre piattaforme come Blush permettono tali interazioni. Questi servizi si posizionano diversamente sul mercato, ma la gestione della moderazione rimane un tema delicato.
L’episodio evidenzia i rischi legati all’utilizzo di piattaforme AI non censurate, non solo per la sicurezza degli utenti ma anche per le implicazioni etiche e legali che comportano.
Dossier InDifesa di Terre des Hommes: Quasi 7.000 Reati su Minori in Italia nel 2023
L’11 ottobre si celebra la Giornata internazionale delle giovani ragazze, istituita dall’ONU nel 2012 per sensibilizzare sul rispetto dei loro diritti e sulle sfide che affrontano. In occasione di questa giornata, a Roma è stato presentato il dossier “InDifesa 2024” di Terre des Hommes, che analizza le condizioni delle bambine e delle ragazze nel mondo, con un focus sui fenomeni che mettono a rischio la loro sicurezza e i loro diritti, in Italia e a livello globale.
Aumento dei reati contro minori in Italia
Il dossier, basato sui dati della Direzione centrale della Polizia criminale, mostra un preoccupante incremento dei reati contro i minori in Italia. Nel 2023 sono stati registrati quasi 7.000 reati, equivalenti a circa 19 al giorno, segnando un aumento del 34% rispetto a dieci anni fa. I crimini più frequenti sono i maltrattamenti in famiglia, con 2.843 casi nel 2023, più che raddoppiati dal 2013.
Le bambine e le ragazze risultano essere le vittime principali, rappresentando il 61% dei casi totali. I reati sessuali, come violenza sessuale (89% vittime femminili) e atti sessuali con minorenni (79% vittime femminili), sono particolarmente diffusi. Altre forme di crimini includono la detenzione di materiale pornografico e la corruzione di minori (78% vittime femminili), fino alla prostituzione e alla pornografia minorile.
Il disagio psicologico delle ragazze in aumento
Il rapporto evidenzia anche un aumento del disagio psicologico tra i giovani, con un impatto più marcato sulle ragazze. Secondo l’Istituto superiore di sanità, il 52% delle ragazze ritiene che la pandemia abbia influenzato negativamente la propria salute mentale, contro il 31% dei ragazzi. A livello internazionale, l’OMS conferma questa tendenza, con il 28% delle quindicenni che riferisce di sentirsi profondamente sole, a fronte del 13% dei coetanei maschi.
Un’indagine condotta da Terre des Hommes con Scuola Zoo ha coinvolto oltre 2.000 ragazze tra i 14 e i 26 anni, rivelando che 9 su 10 percepiscono forti rischi per la propria salute mentale. Tra le principali cause di malessere emergono l’accettazione del proprio corpo (76%), i rapporti difficili con la famiglia (73%) e le pressioni scolastiche (66%).
La Campagna InDifesa e l’impegno per la protezione delle ragazze
La Campagna InDifesa di Terre des Hommes, lanciata nel 2012, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle violazioni dei diritti delle bambine e delle ragazze. Nel 2023, oltre 372.000 ragazze hanno beneficiato dei progetti dell’associazione, che in Italia collabora con scuole, istituzioni e federazioni sportive per promuovere attività di formazione e sensibilizzazione contro la discriminazione e la violenza di genere.