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Sicurezza Informatica

Deepfakes, l’Europol studia come fermare la nuova tecnologia del crimine

L’Europol Innovation Lab ha pubblicato la sua prima relazione nell’ambito della sua funzione di osservatorio, intitolata “Facing Reality? L’applicazione della legge e la sfida dei deepfakes“. La relazione, che trae le sue conclusioni sulla base di un’ampia ricerca a tavolino e di una consultazione approfondita con esperti delle forze dell’ordine, fornisce una panoramica dettagliata dell’uso criminale della tecnologia deepfake, insieme alle sfide affrontate dalle forze dell’ordine per individuare e prevenirne l’uso nefasto.

Il rapporto include diversi esempi contemporanei che mostrano l’uso potenziale dei deepfake in reati gravi come:

  • Frode CEO
  • manomissione delle prove
  • produzione di pornografia non consensuale.

I progressi dell’intelligenza artificiale e la disponibilità pubblica di grandi database di immagini e video significano che il volume e la qualità dei contenuti deepfake stanno aumentando, il che sta facilitando la proliferazione dei crimini che sfruttano la tecnologia deepfake. Le forze dell’ordine devono quindi essere consapevoli dei deepfake e del loro impatto sul futuro lavoro della polizia.

Raccomandazioni per affrontare gli usi criminali dei deepfake

Gran parte del contenuto deepfake creato oggi è identificabile attraverso metodi manuali che si basano su analisti umani che identificano i segni rivelatori nelle immagini e nei video deepfake. Tuttavia, questo è un compito ad alta intensità di lavoro che non è attivabile su scala. Di conseguenza, il rapporto sostiene che le forze dell’ordine dovranno migliorare le competenze e le tecnologie a disposizione degli agenti se vogliono tenere il passo con l’uso criminale dei deepfake. Esempi di queste nuove capacità vanno dal dispiegamento di salvaguardie tecniche e organizzative contro la manomissione dei video alla creazione di software di rilevamento dei deepfake che utilizzano l’intelligenza artificiale.

Il Laboratorio dell’innovazione di Europol

L’Innovation Lab di Europol mira a identificare, promuovere e sviluppare soluzioni innovative concrete a sostegno del lavoro operativo degli Stati membri dell’UE. Queste aiuteranno gli investigatori e gli analisti a sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle nuove tecnologie per evitare la duplicazione del lavoro, creare sinergie e mettere in comune le risorse. Le attività dell’Innovation Lab sono direttamente collegate alle priorità strategiche stabilite nella Strategia Europol 2020+, che vuole un Europol all’avanguardia nell’innovazione e nella ricerca in materia di applicazione della legge.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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