Dipartimento del Tesoro revoca sanzioni a Tornado Cash ma accusa la Corea del Nord

Il Tesoro USA revoca le sanzioni su Tornado Cash ma mantiene alta l’attenzione sulle attività illecite della Corea del Nord.

da Livio Varriale
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Tornado Cash

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato ufficialmente la rimozione delle sanzioni economiche contro Tornado Cash, un mixer di criptovalute che era stato al centro di un’accesa controversia legale e politica. L’annuncio, pubblicato il 21 marzo 2025, fa seguito a un’analisi approfondita condotta dall’amministrazione statunitense, che ha preso in esame le complessità giuridiche e le implicazioni di policy derivanti dall’applicazione di sanzioni a strumenti tecnologici decentralizzati. Nonostante la revoca delle misure sanzionatorie, il governo statunitense mantiene una posizione intransigente nei confronti delle attività cybercriminali, in particolare quelle sponsorizzate dalla Corea del Nord.

Tornado Cash e le implicazioni giuridiche delle sanzioni nel Web3

Tornado Cash, sviluppato sulla blockchain Ethereum, è un protocollo open source utilizzato per offuscare la tracciabilità delle transazioni in criptovaluta. A causa del suo uso da parte di attori malevoli per il riciclaggio di fondi illeciti, era stato inserito nella lista nera dell’Office of Foreign Assets Control (OFAC) nel 2022, generando un’ondata di polemiche tra le comunità tecnologiche, giuridiche e attiviste. Il caso legale “Van Loon v. Department of the Treasury” ha sollevato la questione se fosse costituzionalmente lecito sanzionare un codice autonomo e non un’entità legale o fisica. Di fronte a queste complesse implicazioni, l’amministrazione ha deciso di esercitare la propria discrezione e annullare l’inserimento di Tornado Cash nel registro delle entità sanzionate.

Secondo la nota ufficiale del Tesoro, tale decisione deriva da una riflessione strategica sulle tecnologie emergenti e sui rischi legati all’uso delle sanzioni tradizionali in un contesto tecnologico e giuridico in rapida trasformazione. La revoca, però, non equivale a una riabilitazione completa del protocollo, ma segnala piuttosto la volontà di adattare le politiche sanzionatorie alla nuova realtà del Web3.

La Corea del Nord resta sotto osservazione per riciclaggio e finanziamento di armi

Nonostante la rimozione di Tornado Cash dall’elenco delle entità sanzionate, il Dipartimento del Tesoro ha ribadito con forza che le minacce legate alla Corea del Nord rimangono prioritarie. Secondo quanto dichiarato, il regime guidato da Kim Jong-un continua a condurre operazioni coordinate di cybercriminalità per accumulare criptovalute da utilizzare nel finanziamento di programmi nucleari e missilistici.

Il Tesoro specifica che monitorerà con estrema attenzione qualsiasi transazione che possa coinvolgere attori cybercriminali o agevolare il regime nordcoreano, invitando i cittadini statunitensi ad agire con prudenza nelle operazioni che presentano tali rischi. Le autorità USA mantengono in vigore sanzioni specifiche contro Pyongyang e utilizzano strumenti di intelligence finanziaria per individuare e bloccare canali di approvvigionamento economico collegati alle attività belliche nordcoreane.

Una visione d’insieme sull’ecosistema delle criptovalute e la sicurezza nazionale

Il segretario del Tesoro Scott Bessent ha dichiarato che gli asset digitali rappresentano un’opportunità significativa per l’innovazione finanziaria e l’inclusione, ma ha sottolineato come l’integrità dell’ecosistema debba essere salvaguardata da abusi e attività illecite. La protezione del settore dalle infiltrazioni di stati canaglia e gruppi criminali non è solo una questione di cybersecurity, ma un presupposto fondamentale per la leadership degli Stati Uniti nel futuro digitale globale.

La dichiarazione segna un punto di svolta strategico, in quanto indica la necessità per le istituzioni federali di adattare le proprie politiche alle architetture decentralizzate, tipiche del Web3 e della finanza programmabile. Non si tratta più di applicare modelli statici a entità fisiche, ma di comprendere come il codice, l’infrastruttura e la governance distribuita creino nuove forme di interazione economica, con conseguenze legali e normative complesse.

Tecnologie decentralizzate e applicazioni sanzionatorie: un equilibrio instabile

Il caso Tornado Cash mette in discussione l’efficacia degli strumenti tradizionali del diritto internazionale e del controllo finanziario nel contesto di un’infrastruttura decentralizzata. Il Tesoro, pur mantenendo la propria autorità, riconosce i limiti di intervento quando l’oggetto delle sanzioni è un protocollo immutabile privo di un’autorità centrale di controllo. Questa dinamica evidenzia la necessità di sviluppare approcci multilaterali e flessibili per contrastare il crimine finanziario nell’era digitale, senza soffocare l’innovazione o violare diritti costituzionali.

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La rimozione di Tornado Cash dalla lista OFAC si inserisce in una più ampia riflessione che potrebbe coinvolgere anche altri protocolli di privacy decentralizzati in futuro, come ad esempio mixer alternativi o reti come Monero o Zcash. L’effetto sarà probabilmente quello di indurre il legislatore a distinguere in modo più netto tra l’infrastruttura e l’utilizzo illecito, separando le responsabilità degli sviluppatori da quelle degli attori malevoli.

Contesto geopolitico e prospettive regolatorie future

In un contesto segnato da sanzioni economiche, guerre ibride e diplomazia tecnologica, il caso Tornado Cash rappresenta un precedente rilevante. Gli Stati Uniti, pur allentando temporaneamente la stretta su un protocollo specifico, rafforzano la loro posizione sullo scacchiere globale della regolazione digitale. Mentre la Cina sviluppa sistemi alternativi come il CIPS e la Russia cerca vie di elusione, Washington adotta una strategia adattiva che combina fermezza verso i nemici geopolitici e apertura verso l’ecosistema cripto domestico.

Ciò non significa una deregulation indiscriminata, bensì l’avvio di un processo di raffinamento normativo che tenga conto dei limiti giuridici e delle caratteristiche tecniche delle nuove infrastrutture digitali. Il caso specifico potrebbe aprire la strada a forme di compliance decentralizzate, smart contract dotati di controlli integrati e meccanismi di audit pubblici.

Si può anche come

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