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Il Primo Ministro giapponese Fumio Kishida ha ordinato una revisione d’emergenza delle carte d’identità nazionali, a seguito di rivelazioni di malfunzionamenti e perdite di dati che minacciano la spinta del governo verso i servizi digitali. La carta “My Number” è un’identificazione unica per tutti i residenti giapponesi ed è necessaria per accedere ad alcuni servizi governativi.
Problemi con la carta “My Number”
I media giapponesi riportano che persone con nomi simili stanno ricevendo carte destinate ad altre persone, mentre alcuni destinatari hanno scoperto che la carta si collega a registrazioni che descrivono altre persone. Il potenziale per frodi d’identità – o peggio – significa che la fiducia nelle carte è diminuita, e l’abbandono delle attuali carte assicurative sanitarie è diventato impopolare.
La risposta del Primo Ministro Kishida
In una conferenza stampa di mercoledì, il Primo Ministro Kishida ha annunciato una revisione del sistema “My Number” e ha ordinato al dipartimento competente di considerarlo una priorità paragonabile alle risposte governative al COVID-19. Ha anche annunciato che le carte assicurative sanitarie persisteranno fino al 2025 – un anno più a lungo del previsto – per placare le preoccupazioni del pubblico.
Il futuro della digitalizzazione in Giappone
Kishida ha anche ribadito la sua intenzione di “promuovere la digitalizzazione in Giappone, che è rimasta indietro rispetto ad altri paesi in risposta al nuovo coronavirus”. Questo ritornello è familiare da parte dei leader giapponesi: l’ex primo ministro Yoshihide Suga ha espresso sentimenti simili quando ha assunto l’incarico nel 2020. Nonostante il Giappone abbia istituito un’agenzia di trasformazione digitale durante il suo mandato, l’anno dopo la sua partenza dal ruolo di primo ministro, il Giappone ha riscritto le leggi che richiedevano l’uso di floppy disk per alcune interazioni con il governo.
