Sommario
Un recente verdetto di un giudice federale statunitense ha imposto limitazioni alle comunicazioni tra l’amministrazione Biden e le società di social media per quanto riguarda la moderazione dei contenuti. Questa decisione è vista come una vittoria per i Repubblicani che hanno accusato i funzionari di censura.
Dettagli della sentenza
Nella sentenza di 155 pagine emessa martedì dal giudice Terry Doughty, è stato vietato ai funzionari della Casa Bianca e ad alcune agenzie governative di contattare le società riguardo a “contenuti che contengono libertà di parola protetta”. Questo caso è stato uno dei più seguiti negli Stati Uniti riguardanti il Primo Emendamento e ha sollevato un dibattito sul ruolo del governo nella moderazione dei contenuti che considera falsi o dannosi.
Reazioni della Casa Bianca
La Casa Bianca ha dichiarato che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta esaminando la sentenza e decidendo i prossimi passi. In una dichiarazione, la Casa Bianca ha affermato che le piattaforme di social media hanno la responsabilità di tenere conto degli effetti che le loro piattaforme hanno sul popolo americano e dovrebbero “prendere decisioni indipendenti sulle informazioni che presentano”.
Eccezioni alla sentenza
Sebbene la sentenza limiti le comunicazioni da parte di agenzie governative, fa eccezioni per il contatto con le società per avvertirle dei rischi per la sicurezza nazionale e delle attività criminali. Il giudice Doughty ha anche fatto riferimento a diverse e-mail tra esecutivi della Casa Bianca e società di social media, tra cui un’e-mail in cui si afferma che la piattaforma di condivisione video di Google, YouTube, stava indirizzando le persone verso l’incertezza sui vaccini.