Sicurezza Informatica
Il gigante della DeFi Aave interrompe il prestito di etere in vista della fusione
Tempo di lettura: 3 minuti. La comunità di Aave teme che gli utenti possano prendere sempre più spesso in prestito etere in vista della fusione, esponendo il protocollo a problemi di liquidità e iniettando volatilità nel mercato dell’etere a scaglioni di Lido.
Aave, una grande piattaforma di prestiti decentralizzati, ha invocato nuove regole per proteggersi da diversi rischi che potrebbero derivare da un’impennata della domanda di prestito di ether (ETH) da parte dei trader di criptovalute che scommettono sull’imminente revisione tecnologica della blockchain di Ethereum. Tra il 30 agosto e il 2 settembre, la comunità di Aave ha votato a stragrande maggioranza per interrompere il prestito di ether, mettendo da parte il principio del libero mercato della finanza democratizzata per mitigare i rischi a livello di protocollo che potrebbero derivare dall’imminente transizione di Ethereum a un meccanismo di consenso proof-of-stake (PoS) da uno proof-of-work (PoW), soprannominato Merge. L’aggiornamento è previsto tra il 13 e il 15 settembre.
“In vista del Merge di Ethereum, il protocollo Aave affronta il rischio di un elevato utilizzo del mercato ETH. La proposta evidenziata dalla società di ricerca Block Analitica prevede una pausa temporanea nel prestito di ETH per mitigare il rischio di un elevato utilizzo”.
Il tasso di utilizzo si riferisce alla percentuale del pool prestata. Il tasso probabilmente aumenterà, poiché gli utenti potrebbero prendere in prestito ETH prima della fusione per ricevere denaro gratuito o il potenziale token della forchetta di Ethereum ETHPOW. Alcuni minatori di Ethereum contestano la transizione prevista a PoS e cercano di dividere la catena in una catena PoS e una catena PoW. Una catena PoW avrebbe ETHPOW come token nativo, che verrebbe distribuito gratuitamente ai possessori di ETH.
Secondo Ian Unsworth, ricercatore di Binance.US, gli utenti stanno prendendo in prestito ETH dai protocolli di prestito, in particolare AAVE. Se la tendenza continua, il tasso di utilizzo, già elevato e superiore al 70%, potrebbe balzare al 100%, ha dichiarato Bobby Ong di CoinGecko.
Un picco nel tasso di utilizzo significherebbe che la maggior parte dei PF è stata prestata, lasciando poco ai liquidatori come garanzia per elaborare liquidazioni regolari di posizioni basate su prestiti di PF. “L’elevato utilizzo interferisce con le transazioni di liquidazione, aumentando così le possibilità di insolvenza del protocollo”, ha dichiarato Block Analitica nella sua proposta.
Pur definendo la sospensione dei prestiti una buona mossa, Ian Solot, partner del fondo hedge di criptovalute Tagus Capital, ha dichiarato: “Il problema è che se i mercati diventano molto volatili e i mutuatari di ETH devono essere liquidati, potrebbe esserci una scarsità di ETH a causa dell’elevato utilizzo, rendendo più difficile che le liquidazioni avvengano in modo efficace”. Le liquidazioni sono la chiusura forzata delle posizioni a causa di un calo del valore della garanzia. Aave descrive le liquidazioni come un processo che si verifica quando il fattore di salute di un mutuatario scende al di sotto di 1 perché il valore del collaterale non copre il valore del prestito/debito.
Le operazioni ricorsive finanziate con ETH diventano poco attraenti
L’aumento del tasso di utilizzo potrebbe far salire i tassi di prestito dell’etere a livelli tali da rendere non redditizie le popolari posizioni di prestito ricorsivo ETH-stETH su Aave. Questo, a sua volta, potrebbe portare a un disimpegno di massa delle posizioni, iniettando volatilità nel mercato dell’etere. Nelle transazioni ricorsive, gli utenti depositano ETH nel protocollo di staking liquido Lido in cambio del token ether staked (stETH), che viene poi depositato come garanzia su Aave per prendere in prestito altri ETH. L’ETH preso in prestito viene nuovamente spostato al Lido per ottenere altro stETH, che viene nuovamente depositato come garanzia su AAVE per prendere in prestito ETH. Il ciclo continua. Questa posizione con leva finanziaria, analoga al carry trading, perde attrattiva una volta che i tassi di prestito di ETH salgono al di sopra dei premi di puntata annualizzati, che ora sono al 3,9% su Lido. “Una volta che il tasso di prestito di ETH raggiunge il 5%, il che accade poco dopo il 70% di tasso di utilizzo, le posizioni stETH/ETH iniziano a diventare non redditizie”, ha dichiarato Block Analitica nel piano di mitigazione del rischio di Aave ETHPOW pubblicato il mese scorso. “Ciò significa che assisteremo a molti riscatti da stETH a ETH e, a sua volta, a una spinta al ribasso del prezzo dello stETH, che sarà già sotto pressione a causa del passaggio dei detentori abituali di stETH a ETH per ottenere un rialzo sul lavoro ETHPoW”.
“Tutto questo può portare a una spirale di prezzi al ribasso dello stETH, che può creare liquidazioni a cascata presso Aave”, ha aggiunto Block Analitica. Il più grande mutuatario di ETH e i due secondi mutuatari di ETH su AAVE hanno stETH come garanzia, secondo i dati twittati da Unsworth di Binance.US. Al momento della stampa, più di 900 milioni di dollari di stETH sono bloccati su AAVE come garanzia per il prestito di ETH. Aave deve anche affrontare il rischio che i fornitori di liquidità di etere avvolto (wETH) ritirino le monete per mettersi in posizione per un potenziale token fork di Ethereum, ETHPOW. Alcuni membri della comunità non sono sicuri che la sospensione del prestito di ETH possa aiutare a risolvere questo potenziale problema.
Sicurezza Informatica
Windows, rischi Visual Studio Code, file MSC e kernel
Tempo di lettura: 3 minuti. Attacchi a Visual Studio Code e kernel di Windows: scopri come nuove minacce sfruttano estensioni malevole, file MSC e vulnerabilità critiche per colpire utenti globali.
Negli ultimi giorni, esperti di sicurezza hanno individuato nuove minacce che sfruttano estensioni malevole di Visual Studio Code, file MSC di Microsoft e una vulnerabilità critica nel kernel di Windows. Questi attacchi, sempre più sofisticati, rappresentano rischi significativi per sviluppatori, organizzazioni e utenti globali.
Visual Studio Code: estensioni malevole nel marketplace
Un’ampia campagna di attacchi è stata individuata su Visual Studio Code (VSCode), con oltre 18 estensioni malevole progettate per colpire sviluppatori e comunità legate alle criptovalute. Le estensioni, tra cui “Ethereum.SoliditySupport” e “ZoomWorkspace.Zoom,” mascherano funzioni dannose attraverso falsi numeri di installazioni e recensioni positive.
Le estensioni scaricano payload offuscati da domini fasulli come “microsoft-visualstudiocode[.]com”. Una volta installate, attivano comandi PowerShell che decriptano stringhe AES per eseguire codice dannoso. I rischi principali includono il furto di credenziali e movimenti laterali verso risorse cloud, specialmente su piattaforme come Microsoft Azure.
Gli esperti raccomandano di validare sempre le estensioni prima di installarle e di controllare i loro codici sorgente per evitare compromissioni della supply chain.
Attacchi tramite file MSC: una minaccia emergente
Un’altra campagna, denominata FLUX#CONSOLE, sfrutta file MSC (Microsoft Common Console Document) per distribuire backdoor mirate. Questi file, mascherati da documenti PDF (“Tax Reductions, Rebates and Credits 2024”), eseguono JavaScript integrato per caricare DLL dannose come “DismCore.dll.”
Gli attacchi sono stati osservati principalmente in Pakistan, dove gli aggressori utilizzano documenti a tema fiscale come esca. Questi file MSC rappresentano un’evoluzione dei tradizionali file LNK, offrendo agli attori malevoli un metodo stealth per infiltrarsi nei sistemi.
Le analisi suggeriscono che il malware installato tramite questi attacchi consente la raccolta di dati sensibili e l’esecuzione di comandi remoti, rendendo necessario un monitoraggio continuo e la segmentazione delle reti aziendali.
Kernel di Windows: vulnerabilità sfruttata per ottenere privilegi SYSTEM
Una vulnerabilità critica del kernel di Windows, identificata come CVE-2024-35250, è attivamente sfruttata per ottenere privilegi SYSTEM. Questa falla, presente nel componente Microsoft Kernel Streaming Service (MSKSSRV.SYS), permette a un attore locale di eseguire attacchi a bassa complessità senza richiedere l’interazione dell’utente.
Originariamente scoperta dal team di ricerca DEVCORE e dimostrata durante il Pwn2Own Vancouver 2024, la vulnerabilità è stata corretta da Microsoft nel Patch Tuesday di giugno 2024. Tuttavia, con la recente pubblicazione di exploit Proof-of-Concept (PoC) su GitHub, gli attacchi sono aumentati in frequenza, rendendo necessario un intervento urgente per mitigare i rischi.
Meccanismo dell’attacco e conseguenze
Gli aggressori sfruttano un untrusted pointer dereference, un tipo di debolezza che consente loro di manipolare la memoria del kernel e di ottenere un controllo completo sul sistema. Durante i test, questa tecnica è stata utilizzata per compromettere dispositivi con Windows 11 versione 23H2, eseguendo comandi con i massimi privilegi.
CISA ha classificato questa vulnerabilità come prioritaria, aggiungendola al suo catalogo Known Exploited Vulnerabilities (KEV) e imponendo alle agenzie federali di aggiornare i propri sistemi entro il 6 gennaio 2025. L’agenzia raccomanda anche alle organizzazioni private di applicare immediatamente le patch e di implementare controlli di accesso rigorosi.
Queste campagne, che spaziano dall’abuso di estensioni di Visual Studio Code alle vulnerabilità nel kernel di Windows, dimostrano la crescente sofisticazione degli attacchi informatici. Proteggersi richiede un approccio proattivo, che includa l’aggiornamento regolare dei software, il monitoraggio delle attività di rete e la segmentazione delle risorse sensibili.
Sicurezza Informatica
HubPhish, targeting politico e vulnerabilità critiche
Tempo di lettura: 3 minuti. HubPhish, targeting politico e vulnerabilità critiche: analisi delle minacce e linee guida di sicurezza di CISA per dispositivi mobili e reti.
Le recenti analisi di esperti di sicurezza mettono in evidenza campagne sofisticate come HubPhish, che sfrutta strumenti di HubSpot per attacchi di phishing su larga scala, e azioni legali contro pratiche di targeting politico illecito in Europa. Parallelamente, CISA introduce linee guida per comunicazioni mobili sicure e aggiunge nuove vulnerabilità critiche al suo catalogo.
HubPhish: campagne di phishing sofisticate tramite HubSpot
Il gruppo responsabile della campagna HubPhish, individuato da Palo Alto Networks Unit 42, ha preso di mira oltre 20.000 utenti aziendali in Europa, utilizzando i servizi di HubSpot Free Form Builder per ingannare le vittime. I cybercriminali inviavano email di phishing a tema DocuSign che reindirizzavano a falsi login di Office 365, mirati a sottrarre credenziali.
La campagna sfrutta domini ospitati su TLD .buzz e infrastrutture come Bulletproof VPS per garantire persistenza nei sistemi compromessi. Gli attori aggiungono nuovi dispositivi sotto il loro controllo negli account compromessi, continuando con movimenti laterali verso infrastrutture Microsoft Azure per accedere a risorse cloud.
Questo esempio di phishing avanzato dimostra come i servizi legittimi possano essere abusati per campagne malevole, evidenziando la necessità di rigide misure di sicurezza, come il controllo di domini sconosciuti e l’uso di autenticazione a più fattori.
Targeting politico illecito e violazione del GDPR nell’UE
L’European Data Protection Supervisor (EDPS) ha dichiarato illegale il targeting politico dei cittadini basato sulle loro opinioni personali. La decisione segue una denuncia contro la Commissione Europea, accusata di utilizzare dati sensibili per una campagna a favore della regolamentazione CSAR (Child Sexual Abuse Regulation).
Le campagne di micro-targeting hanno sfruttato proxy data come parole chiave di interesse politico per segmentare il pubblico. La violazione del GDPR dimostra il rischio che pratiche simili possano influenzare la democrazia, spingendo i legislatori a considerare regolamenti più rigidi.
CISA: nuove linee guida per comunicazioni mobili sicure
La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha pubblicato un nuovo documento di riferimento con linee guida per migliorare la sicurezza delle comunicazioni mobili. Questo strumento è pensato per aiutare le organizzazioni a proteggere i dispositivi mobili aziendali e le reti wireless da minacce crescenti.
Le raccomandazioni principali includono:
- Segmentazione delle reti mobili per separare dispositivi aziendali da quelli personali.
- Autenticazione multi-fattore (MFA) per ridurre il rischio di compromissione delle credenziali.
- Aggiornamenti regolari del firmware per mitigare vulnerabilità nei sistemi operativi mobili.
- Monitoraggio continuo per identificare comportamenti anomali e attività sospette.
Le linee guida sottolineano anche l’importanza di educare i dipendenti sui rischi associati all’uso di dispositivi mobili per attività aziendali, enfatizzando il ruolo della consapevolezza nella protezione delle infrastrutture digitali.
Nuove vulnerabilità aggiunte al catalogo CISA
CISA ha aggiornato il proprio Known Exploited Vulnerabilities Catalog, aggiungendo quattro vulnerabilità critiche che sono già state sfruttate attivamente in attacchi mirati. Tra queste spiccano:
- CVE-2018-14933 NUUO NVRmini Devices OS Command Injection Vulnerability
- CVE-2022-23227 NUUO NVRmini 2 Devices Missing Authentication Vulnerability
- CVE-2019-11001 Reolink Multiple IP Cameras OS Command Injection Vulnerability
- CVE-2021-40407 Reolink RLC-410W IP Camera OS Command Injection Vulnerability
Queste vulnerabilità rappresentano rischi significativi per reti aziendali e infrastrutture governative. BOD 22-01, il Binding Operational Directive emesso da CISA, obbliga le agenzie federali a risolvere queste vulnerabilità entro scadenze specifiche. Tuttavia, CISA raccomanda a tutte le organizzazioni, pubbliche e private, di adottare lo stesso approccio per mitigare le minacce.
Le campagne di phishing come HubPhish, i rischi legati al targeting politico illecito e le vulnerabilità sfruttate attivamente evidenziano l’importanza di misure proattive di sicurezza. Con le nuove linee guida di CISA per le comunicazioni mobili e l’aggiornamento del catalogo di vulnerabilità, le organizzazioni possono rafforzare la propria difesa contro attacchi complessi e persistenti.
Sicurezza Informatica
TA397: spionaggio internazionale con WmRAT e MiyaRAT
Tempo di lettura: 2 minuti. TA397 utilizza nuove tecniche di attacco per distribuire WmRAT e MiyaRAT, colpendo organizzazioni governative e della difesa.
Il gruppo di cyber spionaggio TA397, noto anche come Bitter, ha introdotto nuove e sofisticate catene di attacco per colpire organizzazioni governative e del settore della difesa, principalmente nelle regioni EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) e APAC (Asia-Pacifico). Proofpoint ha analizzato una recente campagna che utilizza tecniche avanzate per distribuire i malware WmRAT e MiyaRAT, progettati per raccogliere informazioni sensibili.
Una catena di infezione mirata e ingannevole
Il 18 novembre 2024, TA397 ha condotto un attacco mirato contro un’organizzazione della difesa in Turchia, utilizzando un’esca sotto forma di email di spear phishing. L’email conteneva un archivio RAR con diversi file, tra cui:
- Un documento PDF legittimo proveniente dalla World Bank che descrive un progetto infrastrutturale in Madagascar.
- Un file di collegamento LNK mascherato da documento PDF.
- Flussi di dati alternativi (ADS) nascosti che contenevano codice PowerShell dannoso.
L’utente, attirato dall’apparente legittimità del file PDF, eseguiva inavvertitamente il file LNK, attivando una catena di infezione che includeva:
- L’apertura del PDF come decoy per distrarre l’utente.
- L’esecuzione di script PowerShell tramite il flusso ADS.
- La creazione di un’attività pianificata che comunicava regolarmente con il server di comando e controllo (C2) jacknwoods[.]com.
Questa attività pianificata inviava informazioni di base sul dispositivo della vittima e scaricava ulteriori payload malevoli, tra cui i RAT (Remote Access Trojans) WmRAT e MiyaRAT.
WmRAT e MiyaRAT: strumenti di spionaggio avanzati
WmRAT, scritto in C++, offre funzionalità classiche di RAT, come la cattura di screenshot, l’esfiltrazione di file e l’esecuzione di comandi remoti. Il malware utilizza una semplice crittografia per comunicare con il server C2, rendendo difficile l’intercettazione da parte delle difese di rete.
MiyaRAT, introdotto più recentemente, include funzionalità simili, ma con una crittografia più sofisticata e un livello più elevato di offuscamento del codice. Questo strumento è riservato a obiettivi di alto valore, come evidenziato dalla distribuzione limitata in campagne selezionate.
Entrambi i malware sono stati utilizzati per raccogliere informazioni critiche, come dati sulle directory, processi in esecuzione e geolocalizzazione, e per interagire direttamente con la rete dell’organizzazione compromessa.
Tecniche di persistenza e copertura delle tracce
TA397 dimostra una notevole abilità nell’evadere le misure di sicurezza, utilizzando:
- Attività pianificate per garantire la persistenza.
- Offuscamento dei file esca, mascherati per sembrare innocui.
- Crittografia personalizzata per proteggere le comunicazioni con i server C2.
Queste tecniche, combinate con un’infrastruttura di comando e controllo che utilizza domini legittimi e indirizzi IP non direttamente riconducibili al gruppo, complicano ulteriormente le indagini forensi.
TA397 “rappresenta una minaccia significativa per organizzazioni strategiche in tutto il mondo”. Le sue campagne mirate dimostrano una continua evoluzione delle tecniche di attacco, sottolineando la necessità di misure di difesa avanzate e un monitoraggio costante delle infrastrutture IT per rilevare attività sospette.
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