Sommario
Un’immagine che ritrae una donna con segni visibili di un attacco fisico è rimasta su Facebook per quasi due anni senza essere vista da un moderatore umano. Il Consiglio di Supervisione di Meta ha ora chiesto all’azienda di affrontare una lacuna nella sua politica contro il bullismo e le molestie che sembra permettere contenuti che promuovono la violenza di genere.
Dettagli del post e mancanza di moderazione
L’immagine, pubblicata su Facebook nel maggio 2021, mostrava una donna con lividi sul viso e sul corpo, con una didascalia in arabo che alludeva al fatto che suo marito fosse responsabile delle sue ferite. La didascalia diceva che la donna “aveva ottenuto ciò che meritava” e era accompagnata da emoji che ridevano e sorridevano. Il post è stato segnalato tre volte per violazione delle norme comunitarie di Meta su violenza e incitamento a febbraio 2023, ma la segnalazione è stata chiusa automaticamente dopo 48 ore senza revisione.
Intervento del Consiglio di Supervisione
Il Consiglio di Supervisione ha successivamente ricevuto la segnalazione e il post è stato rimosso dopo che Meta ha convenuto che violava la sua politica contro il bullismo e le molestie. Tuttavia, il Consiglio ha sottolineato che le regole attuali non sarebbero applicabili ai post in cui la vittima non è identificabile o viene raffigurato un personaggio immaginario, creando delle falle che potrebbero permettere la diffusione di questo tipo di contenuti.
Richiesta di una politica più efficace
Il Consiglio di Supervisione sta ora chiedendo a Meta di stabilire una politica che vieti più efficacemente i contenuti che normalizzano la violenza di genere e di chiarire che la sua norma comunitaria contro il bullismo e le molestie vieta esplicitamente le richieste o la celebrazione di “lesioni fisiche gravi”.
Un problema persistente
Questo incidente mette in luce un problema persistente nella moderazione dei contenuti su piattaforme come Facebook. La lotta contro la violenza di genere richiede un impegno costante e l’adattamento delle politiche per affrontare le sfide emergenti. La risposta di Meta a questa richiesta potrebbe segnare un passo importante nella direzione giusta.