Sommario
La Polizia di Stato ha condotto un’operazione di vasta portata contro un network di estremisti che operava in tutta Europa, con ramificazioni anche in Italia. Due minorenni, uno di Torino e l’altro di Salerno, sono stati individuati come rappresentanti italiani di questa rete. Le indagini hanno portato a perquisizioni e arresti in sei Paesi europei, evidenziando la pericolosità di un gruppo che pubblicava manuali per attacchi a infrastrutture critiche e la fabbricazione di armi ed esplosivi.
La rete di odio e violenza
Il gruppo si distingueva per la pubblicazione di contenuti estremamente violenti e pericolosi, tra cui istruzioni dettagliate per la creazione di dispositivi letali e per il sabotaggio. Era inoltre pronta a commettere atti di violenza contro ebrei, musulmani e individui considerati di “razza inferiore”, dimostrando un odio radicale e intransigente.
Culto dei suprematisti e propaganda
I membri della rete esprimevano ammirazione per figure storiche del suprematismo responsabili di atti terroristici, come le stragi di Utoya e Christchurch. Questo culto della violenza si manifestava attraverso la condivisione di frasi d’odio xenofobe e antisemite, con un’attività particolarmente fervida su chat private e gruppi Telegram.
Azioni delle forze dell’ordine
I due minorenni italiani coinvolti sono stati denunciati e sottoposti a perquisizione, durante la quale sono stati sequestrati computer, telefoni cellulari, armi softair, un pugnale con simboli nazisti e riproduzioni di distintivi delle forze di polizia. Questi ritrovamenti confermano l’alta pericolosità del gruppo e l’importanza dell’intervento delle autorità.
Conseguenze e prevenzione
L’operazione ha messo in luce la necessità di una vigilanza costante contro la diffusione dell’estremismo violento e la propaganda di odio. La Polizia di Stato continua a lavorare per prevenire e contrastare queste minacce, proteggendo la sicurezza dei cittadini e la stabilità delle istituzioni democratiche.
Riflessioni finali
Questo caso sottolinea l’importanza della collaborazione internazionale nel contrasto al terrorismo e all’estremismo, un impegno che vede le forze dell’ordine impegnate su più fronti per garantire la pace sociale e la convivenza civile.