Operazione “Cooper”: arrestati cinque spacciatori che vendevano droga online

da Redazione
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La Squadra mobile della questura di Monza e della Brianza ha concluso con successo l’indagine denominata “Cooper”, prendendo il nome dal modello di auto utilizzato dagli spacciatori. Questa operazione ha portato all’arresto di cinque persone, che ora si trovano in carcere.

Un sistema di vendita online innovativo

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Tra gli arrestati figura il giovane ideatore di un sistema di vendita online di droga. Questo metodo prevedeva che i clienti scegliessero il prodotto attraverso centinaia di foto e offerte, con prezzi che diminuivano in base alla quantità ordinata. Una volta effettuato l’ordine tramite un canale social, veniva organizzata la consegna fisica attraverso un sistema di “meet up”, ovvero brevi incontri tra venditore e acquirente concordati sullo stesso canale.

L’inizio dell’indagine e le scoperte

L’indagine è iniziata nel maggio 2022, quando la polizia ha scoperto il sistema di vendita attraverso i social media. Monitorando un profilo, gli investigatori hanno identificato un canale online dedicato alla vendita di sostanze stupefacenti. Analizzando le foto, sono riusciti a identificare l’amministratore del canale, un ragazzo di 20 anni residente a Monza. Hanno inoltre scoperto altri due canali social simili, con migliaia di iscritti, tutti gestiti dalla stessa persona.

Grazie alle intercettazioni, gli investigatori hanno identificato i fornitori del giovane venditore online. Questi spacciatori avevano un mercato di vendita al dettaglio in vari comuni, tra cui Lissone, Desio, Seregno, Triuggio, Albiate e Carate Brianza, e anche a Milano. Durante l’indagine, sono state documentate circa 2.000 cessioni di stupefacenti, con un volume d’affari stimato in oltre mezzo milione di euro.

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Oltre alla droga: truffe e vendita di prodotti illegali

Il 20enne non si limitava alla vendita di droga. Utilizzava i canali social anche per promuovere la vendita di altri prodotti illegali, come documenti falsi e servizi di doxing. Tuttavia, in molti casi, ingannava i suoi clienti, accettando pagamenti anticipati senza poi consegnare la merce. Gli investigatori hanno stimato che le truffe messe a segno dal giovane ammontassero a circa 60.000 euro in soli sei mesi, a cui si aggiungono oltre 100.000 euro guadagnati dalla vendita di droga.

Si può anche come

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