Recenti operazioni globali hanno portato allo smantellamento di reti criminali digitali, evidenziando la collaborazione tra le forze dell’ordine internazionali: dalla chiusura del marketplace Rydox alle indagini su Yanbian Silverstar, fino al desmantellamento di un’organizzazione di vishing tra Spagna e Perù, questi casi mostrano come il crimine informatico continui a evolversi e come le autorità rispondano con misure sempre più sofisticate.
Caso Rydox: un marketplace del crimine cibernetico
Il marketplace Rydox è stato chiuso grazie a un’operazione internazionale coordinata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. Creato nel 2016, Rydox operava come una piattaforma “all-in-one” per cybercriminali, offrendo oltre 321.000 prodotti legati al crimine informatico, tra cui dati personali rubati, strumenti di hacking e credenziali bancarie. I tre amministratori della piattaforma, Ardit e Jetmir Kutleshi, arrestati in Kosovo, e Shpend Sokoli, fermato in Albania, sono accusati di aver generato oltre 230.000 dollari attraverso la vendita di queste risorse.

L’operazione ha coinvolto il sequestro del dominio Rydox.cc e di server situati in Malesia, oltre alla confisca di circa 225.000 dollari in criptovaluta. Questo caso sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale nel contrastare il crimine informatico globale.
Yanbian Silverstar e Volasys Silverstar: spionaggio cibernetico mirato
Il caso Yanbian Silverstar, investigato dal programma “Rewards for Justice” degli Stati Uniti, coinvolge due entità cinesi accusate di utilizzare attacchi informatici per scopi di spionaggio. Con operazioni mirate nel sud-est asiatico, queste organizzazioni hanno sfruttato malware per accedere a sistemi sensibili, tra cui reti governative e infrastrutture critiche. Gli attacchi mirano a sottrarre informazioni strategiche, evidenziando la crescente minaccia dello spionaggio digitale come strumento geopolitico.

Nella prossima parte, analizzeremo il sofisticato schema di vishing operato tra Spagna e Perù, mostrando come questa rete abbia defraudato oltre 10.000 vittime.
Operazione contro il vishing: Spagna e Perù unite contro il crimine organizzato
Un’altra importante operazione ha visto la collaborazione tra la Polizia Nazionale spagnola e quella peruviana per smantellare una vasta rete criminale specializzata nel vishing, una tecnica di frode telefonica.
L’organizzazione, con base principale in Perù, gestiva tre call center con circa 50 operatori che effettuavano chiamate massive spacciandosi per rappresentanti di enti bancari. Utilizzando tecniche di social engineering, i truffatori convincevano le vittime a fornire codici di accesso bancario, che venivano immediatamente utilizzati dai membri in Spagna per prelevare denaro. Il gruppo, strutturato in modo piramidale e composto da familiari e amici stretti, è responsabile di oltre 3 milioni di euro di perdite per più di 10.000 vittime.
Modus operandi sofisticato
- Spoofing dei numeri bancari: Utilizzavano numeri telefonici camuffati per far apparire le chiamate come provenienti da enti affidabili.
- Trasferimento fondi rapido: Una volta ottenuti i codici, i membri in Spagna prelevavano i fondi immediatamente, trattenendo una percentuale e trasferendo il resto in Perù.
- Crittografia delle comunicazioni: Gli operatori utilizzavano codici di colore per segnalare i prelievi, complicando le indagini.
L’operazione ha portato all’arresto di 83 persone (35 in Spagna e 48 in Perù) e al sequestro di telefoni, computer e documentazione legata alle frodi.
Questi tre casi, da Rydox alle indagini su Yanbian Silverstar e alla rete di vishing, evidenziano la diversificazione delle minacce cibernetiche e la necessità di risposte collaborative e globali. Gli sforzi delle forze dell’ordine dimostrano l’impegno a combattere il crimine digitale, proteggendo le vittime e le infrastrutture critiche.