Sommario
Un tribunale russo ha condannato Stanislav Moiseev, leader del noto mercato online Hydra, all’ergastolo e a una multa di quattro milioni di rubli (circa 37.500 €). Insieme a lui, altri 15 membri del gruppo hanno ricevuto pene comprese tra otto e 23 anni di carcere e multe per un totale di 16 milioni di rubli (circa 150.000 €).
La storia del caso Hydra
Hydra, nata nel 2015, era una piattaforma online usata principalmente per il commercio di sostanze psicotrope e droga. Nel 2022, un’operazione internazionale congiunta ha portato al sequestro dei server e alla chiusura della piattaforma. Le autorità russe, in collaborazione con quelle bielorusse, hanno condotto una serie di raid che hanno permesso di sequestrare quasi una tonnellata di narcotici, oltre a beni come automobili e proprietà appartenenti alla rete criminale.
Secondo le indagini, Hydra generava transazioni annuali per un valore di circa un miliardo di rubli (9,3 milioni di dollari).
Accuse e condanne
I membri del gruppo sono stati accusati di produzione e vendita di sostanze stupefacenti e di altri crimini, connessi anche a proposte per atti terroristici contro lo stato russo. Le autorità hanno dichiarato che alcuni annunci per compiere reati erano distribuiti da call center situati in Ucraina.
Tra gli arrestati non figura Dmitry Olegovich Pavlov, considerato l’amministratore IT di Hydra secondo le autorità statunitensi. Pavlov era stato arrestato nel 2022 e si trova già in custodia.
Altri sviluppi: arresto per ransomware
Lo stesso giorno della sentenza per Hydra, le autorità russe hanno annunciato l’arresto di Mikhail Pavlovich Matveev, accusato di essere una figura chiave della scena ransomware REvil. Questo arresto dimostra che le autorità russe stanno agendo anche contro cybercriminali locali che prendono di mira obiettivi interni.
Il caso Hydra e gli arresti correlati evidenziano come la Russia stia intensificando la lotta contro il crimine organizzato e il cybercrime, specialmente quando minaccia la sicurezza dello stato. La severità delle pene inflitte riflette la gravità dei crimini commessi e la necessità di un messaggio forte contro simili attività.