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Sicurezza Informatica

Spyware Android, Predator e Alien: una minaccia silenziosa più grande del previsto

Nuove scoperte evidenziano che lo spyware Android Predator, insieme al suo payload Alien, ha capacità di sorveglianza molto più ampie di quanto precedentemente sospettato.

Il mondo degli spyware si arricchisce di un nuovo, pericoloso protagonista: Predator. Questo software malevolo, insieme al suo caricatore Alien, è diventato noto per le sue notevoli capacità di sorveglianza e attività di spionaggio su dispositivi compromessi. Le recenti analisi condotte da Cisco Talos, con il supporto del non-profit Citizen Lab in Canada, rivelano sorprendenti dettagli.

Predator e Alien: una combinazione pericolosa

Predator e Alien sono in circolazione almeno dal 2019 e fanno parte di una suite più ampia sviluppata da Cytrox, ora chiamata Intellexa. Questo software è progettato per spiare e sottrarre dati dai dispositivi in cui viene inserito, ed è disponibile per Google Android e Apple iOS.

Secondo l’analisi approfondita di Cisco Talos, Alien è molto più di un semplice caricatore per Predator. I due software lavorano in combinazione per abilitare una vasta gamma di attività di spionaggio e raccolta di informazioni su dispositivi compromessi.

Capacità di sorveglianza di Predator e Alien

L’elenco delle potenziali funzionalità di spionaggio di questi spyware è lungo e preoccupante: registrare audio da chiamate telefoniche e app VoIP; rubare dati da Signal, WhatsApp e Telegram; nascondere applicazioni o impedire loro di funzionare dopo un riavvio del dispositivo.

Nonostante questo, Talos ammette di non avere accesso a tutti i componenti dello spyware, quindi senza un esame completo del codice, “questa lista di capacità non dovrebbe essere considerata esaustiva”, sottolineano i ricercatori. Tuttavia, teorizzano che le capacità di sorveglianza includano il tracciamento della geolocalizzazione, l’accesso alla fotocamera e la capacità di far apparire il telefono come se fosse spento, facilitando così lo spionaggio senza che la vittima se ne accorga.

Come Predator e Alien infettano i dispositivi

Similmente a Pegasus, noto software di sorveglianza che non necessita di interazione dell’utente per infettare i dispositivi delle vittime, Predator e Alien sono stati documentati nell’esploito di zero-day e altre vulnerabilità per infettare e prendere il controllo dei telefoni Android.

Il processo d’infezione inizia con l’iniezione di Alien nel processo Android Zygote, da cui vengono avviate e lanciate le applicazioni. Una volta in esecuzione all’interno di quel processo di sistema speciale, Alien scarica l’ultima versione di Predator insieme ai componenti di comunicazione e sincronizzazione dell’app. Inoltre, Alien può creare uno spazio di memoria condivisa per l’audio e i dati rubati, oltre a un contesto SELinux per aiutare a eludere le funzionalità di sicurezza di Android e evitare la rilevazione.

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