In una decisione che ha sollevato dibattiti internazionali, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha concesso una grazia a Ross Ulbricht “piena e incondizionata”, creatore del famigerato marketplace del dark web Silk Road. Dopo aver trascorso 11 anni in prigione, Ulbricht è stato liberato come anticipato da Matrice Digitale, mettendo fine a una condanna che includeva due ergastoli e 40 anni senza possibilità di libertà condizionale.
Trump ha annunciato la grazia a Ross Ulbricht su Truth Social, spiegando che la decisione è stata presa in onore della madre di Ulbricht e del movimento libertario che ha sostenuto la sua presidenza. Secondo Trump, il processo di Ulbricht sarebbe stato influenzato da “lunatici” che avrebbero preso di mira anche lui durante i procedimenti legali.
Silk Road, lanciato nel 2011, è stato uno dei primi e più famosi marketplace sul dark web, utilizzato per il traffico di droghe e altre attività illecite. In soli tre anni di operatività, ha generato oltre 200 milioni di dollari di entrate, secondo le autorità statunitensi. Tuttavia, nel 2013, il sito è stato chiuso e Ulbricht è stato arrestato, operando sotto lo pseudonimo di Dread Pirate Roberts.
Le accuse contro di lui includevano riciclaggio di denaro, traffico di narcotici e hacking informatico. Durante il processo, un altro membro del sito, noto come redandwhite, ha affermato di aver organizzato omicidi su commissione per conto di Ulbricht, sebbene il Dipartimento di Giustizia abbia dichiarato che non ci sono prove che tali omicidi siano avvenuti e questo dovrebbe favorire anche lo sdoganamento della grazia a Ross Ulbricht.
Ulbricht, in una lettera al giudice prima della sentenza, aveva espresso rimpianto per le sue azioni, descrivendo Silk Road come un’idea ingenua e costosa. Secondo lui, il sito era stato concepito per promuovere la libertà individuale, ma si era trasformato in una piattaforma per attività illegali che non aveva previsto.
Giusto dare la grazia a Ross Ulbricht?
Questo caso ha generato riflessioni sulla responsabilità individuale e sui limiti della libertà online. La decisione di Trump di concedere la grazia, basata su motivazioni politiche e personali, segna un capitolo controverso nella storia del cyberspazio e della giustizia.
