Sicurezza Informatica
Ucraina vieta Telegram per motivi di sicurezza nazionale
L’Ucraina vieta l’uso di Telegram per comunicazioni governative e militari, citando rischi di sicurezza legati alla Russia.
Recentemente, l’Ucraina ha annunciato un divieto sull’uso dell’app di messaggistica Telegram per comunicazioni ufficiali all’interno del governo, delle forze armate e delle infrastrutture critiche, citando preoccupazioni di sicurezza nazionale legate alla guerra in corso con la Russia.
Perchè Telegram è vietato in Ucraina?
Le autorità ucraine hanno espresso timori che Telegram, che ha radici in Russia, possa essere sfruttato dai servizi di intelligence russi per accedere a dati e messaggi, inclusi quelli eliminati, inviati da funzionari governativi e militari. Questo potrebbe offrire alla Russia un vantaggio strategico nella raccolta di informazioni sensibili sulle operazioni militari ucraine. Il capo dell’intelligence della difesa ucraina, Kyrylo Budanov, ha confermato che i servizi russi possono monitorare le comunicazioni su Telegram, rendendo la piattaforma un rischio significativo per la sicurezza.
Durante una riunione del Centro di Coordinamento Nazionale per la Cybersecurity (NCCC) il 19 settembre, i funzionari hanno ribadito che il divieto si applica a tutte le comunicazioni ufficiali, mentre l’uso privato di Telegram rimane consentito. Le autorità hanno sottolineato che, sebbene Telegram sia ampiamente utilizzato in Ucraina, inclusa la diffusione di notizie sulle incursioni aeree russe, il rischio di utilizzo da parte delle forze di sicurezza russe supera i benefici.
Criticità e reazioni
Il divieto riguarda i dispositivi utilizzati da funzionari governativi, militari e operatori di infrastrutture critiche, ma non si estende all’uso civile. Nonostante le preoccupazioni, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy e altri funzionari continueranno probabilmente a utilizzare Telegram per le comunicazioni pubbliche, vista la sua popolarità tra i cittadini.
Nonostante le origini russe dell’app, il suo fondatore, Pavel Durov, ha lasciato la Russia circa un decennio fa dopo aver rifiutato le richieste del Cremlino di censurare gruppi di opposizione. Recentemente, Durov è stato arrestato in Francia in relazione a un’indagine su frodi, traffico di droga e altre attività illecite attraverso Telegram, ma è stato rilasciato su cauzione pochi giorni dopo.