La piattaforma X (ex Twitter) è stata vittima di un massiccio attacco DDoS che ha causato interruzioni globali del servizio. Il gruppo di hacktivisti Dark Storm ha rivendicato l’azione, dichiarando di aver orchestrato l’attacco con l’obiettivo di compromettere la stabilità del social network. In risposta, X ha attivato le protezioni Cloudflare per mitigare l’impatto dell’attacco.
Elon Musk ha confermato l’incidente parlando di un’operazione su larga scala, dietro la quale potrebbero esserci gruppi coordinati o persino un governo.
L’attacco DDoS e le dichiarazioni di Dark Storm
Il gruppo Dark Storm, noto per le sue attività pro-Palestina, ha pubblicato su Telegram la rivendicazione dell’attacco, condividendo screenshot e link per dimostrare l’interruzione dei servizi su X. Secondo quanto riportato, l’attacco ha sfruttato una rete botnet per generare un volume di richieste tale da sovraccaricare i server della piattaforma.
I post di Dark Storm su Telegram hanno mostrato collegamenti a Check-host.net, un sito utilizzato per verificare la disponibilità di un dominio da diversi server globali. Questo strumento è spesso impiegato dagli hacker per monitorare l’efficacia degli attacchi DDoS in tempo reale.
X ha risposto rapidamente attivando Cloudflare, una piattaforma specializzata nella protezione da attacchi DDoS. Gli utenti che tentano di accedere alla sezione help.x.com si trovano ora di fronte a un captcha obbligatorio ogni volta che un IP viene identificato come sospetto per un numero eccessivo di richieste.
Le implicazioni dell’attacco e i precedenti degli hacktivisti
Gli attacchi DDoS contro piattaforme globali stanno diventando sempre più frequenti. Nel 2024, il gruppo Anonymous Sudan è stato accusato di aver lanciato attacchi simili contro Microsoft, Cloudflare e OpenAI, causando interruzioni significative ai servizi.
Questi eventi dimostrano la crescente capacità degli hacker di sfruttare botnet su vasta scala per compromettere l’operatività di piattaforme tecnologiche. Le aziende stanno rispondendo con strumenti avanzati di mitigazione, ma la minaccia rimane alta.
Secondo gli esperti di sicurezza informatica, X potrebbe essere solo la prima vittima di una nuova ondata di attacchi DDoS destinati a colpire servizi di comunicazione e social media. L’obiettivo di questi gruppi è spesso politico o ideologico, puntando a destabilizzare piattaforme che influenzano il dibattito globale.
L’attacco a X conferma come le piattaforme di comunicazione digitale siano un bersaglio primario per gli hacktivisti. Sebbene le misure di protezione come Cloudflare possano mitigare l’impatto, il rischio di interruzioni future rimane alto.
Elon Musk ha dichiarato che il team di X continuerà a lavorare per rafforzare la sicurezza della piattaforma, ma il rischio che gruppi come Dark Storm e Anonymous Sudan possano colpire di nuovo è concreto.
Questo episodio sottolinea l’importanza di strategie di cyber-resilienza, non solo per le grandi aziende tecnologiche ma per qualsiasi organizzazione che dipenda da infrastrutture digitali per la propria operatività.