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ChatGPT “grande potenziale per migliorare la prevenzione e lo screening del cancro”

Risposte corrette all’88% riguardo lo screening del cancro al seno

I chatbot basati sull’intelligenza artificiale (IA) come ChatGPT stanno diventando sempre più popolari per fornire risposte rapide e informazioni mediche. Ma quanto affidabili sono le risposte fornite da questi chatbot?

Valutazione delle risposte di ChatGPT sul cancro al seno

Ricercatori della University of Maryland School of Medicine (UMSOM) hanno valutato l’appropriatezza delle risposte di ChatGPT a 25 domande comuni sulla prevenzione e lo screening del cancro al seno. Hanno scoperto che il modello di IA si è comportato abbastanza bene, fornendo risposte corrette all’88% delle domande, sebbene alcune informazioni fossero inesatte o addirittura inventate.

Potenziale per migliorare l’informazione ai pazienti

Lo studio, pubblicato sulla rivista Radiology, suggerisce che ChatGPT ha un grande potenziale per automatizzare la fornitura di informazioni educative ai pazienti riguardo la prevenzione e lo screening del cancro al seno. Tuttavia, sono presenti aree di miglioramento, in particolare riguardo l’affidabilità e l’accuratezza delle risposte.

Risultati dello studio e possibili miglioramenti

I ricercatori hanno scoperto che ChatGPT ha risposto correttamente alle domande sui sintomi del cancro al seno, i gruppi a rischio e le raccomandazioni sull’età, la frequenza e i costi delle mammografie. Tuttavia, in alcuni casi, ha fornito risposte basate su informazioni obsolete o ha dato risposte inconsistenti a domande simili. Gli autori dello studio suggeriscono di continuare a fare affidamento sui medici per consigli, piuttosto che su ChatGPT.

Prossimi passi nella ricerca

I ricercatori stanno ora analizzando come ChatGPT si comporta nelle raccomandazioni per lo screening del cancro ai polmoni e cercano modi per migliorare le raccomandazioni fornite dal chatbot, rendendole più accurate e facilmente comprensibili.

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Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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