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La console da gioco russa riuscirà a battere i leader di mercato?

Console da gioco russa e piattaforme cloud gaming per autosufficienza tecnologica, ma le sfide hardware e software limitano la competitività globale.

Nel marzo 2024, il presidente russo Vladimir Putin ha evidenziato l’importanza dell’autosufficienza tecnologica nel settore del gaming ed il governo ha avviato lo sviluppo di una console da gioco russa e piattaforme di cloud gaming per ridurre la dipendenza da tecnologie straniere e stimolare l’innovazione interna: una risposta alle sanzioni internazionali che limitano l’accesso ai prodotti tecnologici occidentali.

Console domestica con chip Elbrus: sfide hardware

Una delle principali iniziative è la creazione di una console stazionaria basata sul processore Elbrus, sviluppato dal Moscow SPARC Tech Center (MCST). Questo chip, progettato principalmente per scopi di difesa e applicazioni sicure, utilizza un’architettura Very Long Instruction Word (VLIW). Tuttavia, le prestazioni dell’Elbrus sono nettamente inferiori rispetto ai moderni chip di Intel, AMD e ARM, rendendolo inadatto a competere con console come la PS5 o Xbox Series X.

Un altro ostacolo è la mancanza di un sistema operativo definitivo per la console. Aurora e Alt Linux sono tra le opzioni considerate, ma nessuna scelta è stata ancora confermata. Anton Gorelkin, vice capo della Commissione sulla Politica dell’Informazione della Duma di Stato, ha ammesso che la console non può competere con le alternative globali e ha suggerito che sarà utile principalmente per giochi semplici e per promuovere titoli sviluppati in Russia.

Il chip Elbrus è una serie di microprocessori sviluppati in Russia, noti per essere progettati localmente e utilizzati in ambiti strategici, come la difesa e la tecnologia avanzata. Originariamente sviluppato dall’azienda MCST (Moscow Center of SPARC Technologies), il chip Elbrus si distingue per la sua architettura EPIC (Explicitly Parallel Instruction Computing), che consente un’esecuzione simultanea di istruzioni, migliorando l’efficienza rispetto ai processori tradizionali.

Nonostante le sue origini negli anni ’70 come parte di un progetto sovietico, la tecnologia Elbrus ha continuato a evolversi, diventando simbolo dell’indipendenza tecnologica russa in un contesto globale caratterizzato da sanzioni e competizione geopolitica. Tuttavia, la sua diffusione è limitata rispetto ai processori occidentali come Intel o AMD, principalmente a causa di performance inferiori e vincoli produttivi.

Cloud gaming con MTS: una strada lunga da percorrere

Parallelamente, il progetto di cloud gaming guidato dalla società di telecomunicazioni MTS mira a sfruttare la piattaforma Fog Play. Questa soluzione consente di eseguire giochi di alto livello su server potenti, permettendo agli utenti di accedere a questi giochi anche su dispositivi meno avanzati.

Tuttavia, il progetto russo rimane significativamente indietro rispetto ai servizi globali di cloud gaming, come GeForce Now o Xbox Cloud Gaming, sia in termini di tecnologia che di infrastruttura.

Console da gioco russa: prospettive future e implicazioni

I due progetti riflettono le difficoltà che la Russia sta affrontando nel tentativo di raggiungere l’autosufficienza tecnologica nel gaming. Nonostante l’impegno del governo, la mancanza di chip competitivi e software avanzato rappresenta un ostacolo significativo. Per ora, queste iniziative sembrano destinate a servire nicchie di mercato specifiche piuttosto che competere con i giganti globali come Sony e Microsoft.

L’iniziativa della console da gioco russa e del cloud gaming evidenzia la sfida di costruire un’industria tecnologica autosufficiente in un contesto di restrizioni economiche e sanzioni. Sebbene il percorso sia irto di difficoltà, questi progetti rappresentano un passo verso l’innovazione nazionale e la diversificazione tecnologica in Russia.

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