Microsoft ha reso noto la fine supporto Office su Windows 10 terminerà a ottobre 2025, spingendo gli utenti a migrare verso Windows 11. Nel frattempo, un bug legato a BitLocker su TPM (Trusted Platform Module) sta causando avvisi di sicurezza non previsti, mettendo in luce problematiche che richiedono interventi da parte degli amministratori IT.
Fine del supporto Office su Windows 10
Con l’avvicinarsi della fine del supporto su Windows 10, fissata per il 14 ottobre 2025, Microsoft ha annunciato che le applicazioni Office, incluse Microsoft 365 e versioni standalone come Office 2016, 2019, 2021 e 2024, non saranno più supportate su questo sistema operativo. Sebbene tali applicazioni continueranno a funzionare, l’azienda avverte che potrebbero emergere problemi di performance e affidabilità nel tempo.

Microsoft ha sottolineato l’importanza di passare a Windows 11 per garantire un’esperienza fluida e sicura, soprattutto in un contesto dove il supporto TPM 2.0 è diventato obbligatorio per le installazioni del nuovo sistema operativo. Tuttavia, con il 62% degli utenti Windows ancora su Windows 10, molti potrebbero trovare difficoltà nella transizione a causa dei requisiti hardware di Windows 11.
Bug BitLocker su TPM
Microsoft sta indagando su un bug che attiva avvisi di sicurezza imprevisti su dispositivi con TPM dopo l’abilitazione di BitLocker. Questo strumento di crittografia integrato in Windows è progettato per proteggere i dati, ma gli utenti interessati vedono il messaggio: “Per la tua sicurezza, alcune impostazioni sono gestite dall’amministratore”.

Il problema riguarda dispositivi BYOD (Bring Your Own Device) e anche ambienti aziendali non gestiti direttamente. Microsoft ha assicurato che sta lavorando a una correzione e fornirà ulteriori dettagli appena disponibili. Questo episodio segue una serie di problemi recenti con BitLocker, incluso un bug che portava i dispositivi in modalità di recupero dopo gli aggiornamenti di sicurezza.
Implicazioni per gli utenti Windows e il futuro della migrazione
La decisione fine supporto Office su Windows 10 rappresenta un ulteriore incentivo per gli utenti a migrare verso Windows 11. Tuttavia, i requisiti hardware, in particolare la necessità di TPM 2.0, continuano a rappresentare una barriera per molti. Questo scenario si complica ulteriormente per le organizzazioni che utilizzano dispositivi legacy o che non dispongono di risorse sufficienti per effettuare un aggiornamento su larga scala.
La fine del supporto potrebbe avere un impatto significativo, non solo sulle performance delle applicazioni Office, ma anche sulla sicurezza. Le versioni non supportate saranno esposte a vulnerabilità non risolte, aumentando il rischio di cyberattacchi.
Problemi ricorrenti con BitLocker e implicazioni di sicurezza
Il bug BitLocker evidenzia l’importanza di una gestione attenta delle funzionalità di crittografia, specialmente in contesti BYOD o aziendali con dispositivi non standardizzati. Sebbene Microsoft abbia sottolineato che gli avvisi non compromettano la crittografia stessa, il problema potrebbe creare confusione tra gli utenti e aumentare i carichi di supporto per i team IT.
Questi problemi mettono in evidenza la necessità di una comunicazione chiara e tempestiva, oltre a patch rapide, per mantenere la fiducia degli utenti e garantire la continuità delle operazioni.
Il 2025 rappresenta un anno cruciale per la transizione verso Windows 11, con Microsoft che rafforza il suo impegno per una piattaforma più sicura e moderna. Tuttavia, le sfide legate alla migrazione e i problemi tecnici come il bug BitLocker evidenziano la complessità di questo processo per utenti e organizzazioni.
Gli utenti sono incoraggiati a pianificare la migrazione con largo anticipo, considerando le opzioni disponibili, come gli aggiornamenti hardware necessari per soddisfare i requisiti di Windows 11. Allo stesso tempo, monitorare i bug e applicare tempestivamente le correzioni fornite da Microsoft sarà essenziale per evitare interruzioni e problemi di sicurezza.