Sommario
Google sta espandendo le sue collaborazioni e innovazioni con partner internazionali, introducendo nuove tecnologie e affrontando sfide legali significative. Recentemente, Google ha annunciato collaborazioni con produttori cinesi come Xiaomi e Oppo per integrare il modello di intelligenza artificiale Google Gemini nei loro dispositivi. Allo stesso tempo, Google ha lanciato un programma di accesso anticipato per testare da remoto le app Android sui telefoni Samsung, OPPO e Xiaomi. Tuttavia, un giudice federale ha stabilito che l’accordo di ricerca da 20 miliardi di dollari di Google con Apple viola la legge antitrust, segnando una svolta significativa nella regolamentazione dei monopoli tecnologici.
Google collabora con OEM Cinesi su Gemini
Google sta lavorando a stretto contatto con produttori cinesi come Xiaomi e Oppo per integrare Google Gemini nei loro dispositivi. Durante il Google I/O Connect China a Pechino, è stato evidenziato come Google Gemini rappresenti un significativo passo avanti per Google. Questo modello di intelligenza artificiale sostituirà probabilmente Google Assistant sui dispositivi mobili e coprirà un’area più ampia in Android rispetto al suo predecessore. Xiaomi e Oppo hanno annunciato su Twitter la loro collaborazione con Google per rendere accessibili i telefoni AI a tutti, sfruttando il modello Gemini e Google Cloud. Google sta lavorando per portare Gemini nella sua forma migliore su più dispositivi, inclusi trascrizioni AI-powered, generazione di immagini e altro.
Google offre ai sviluppatori la possibilità di testare App da remoto sui telefoni Samsung
Durante il Google I/O 2024, Google ha annunciato un nuovo strumento per testare in modo sicuro e remoto le app Android sui telefoni Samsung, OPPO e Xiaomi. Il programma di accesso anticipato a Android Device Streaming permette agli sviluppatori di testare app e giochi prima del rilascio sul Play Store. I dispositivi Samsung disponibili includono il Galaxy S24 Ultra, Galaxy Tab S9 e Galaxy Tab S9+, scopri su Amazon. Gli sviluppatori possono testare le app su telefoni pieghevoli Galaxy in varie configurazioni. Dopo il test, Google cancella tutti i dati e ripristina il dispositivo alle impostazioni di fabbrica. Tutti i test avvengono direttamente all’interno di Android Studio, l’ambiente ufficiale per lo sviluppo di app e giochi Android. Per partecipare al programma, gli sviluppatori devono iscriversi tramite il sito dedicato.
Accordo di ricerca da 20 miliardi di dollari tra Google e Apple viola la Legge Antitrust
Un giudice federale ha stabilito che gli accordi di Google con Apple e altre aziende per essere il motore di ricerca predefinito violano la legge antitrust. Il Dipartimento di Giustizia ha accusato Google di dominare ingiustamente l’industria dei motori di ricerca e della pubblicità online. Il giudice Amit Mehta ha concluso che Google è un monopolista e ha agito per mantenere il suo monopolio, violando la Sezione 2 dello Sherman Act. L’accordo, che vede Google pagare Apple miliardi di dollari ogni anno per essere il motore di ricerca predefinito su iPhone, iPad e Mac, è stato un aspetto chiave del caso. Nel 2022, Google ha pagato ad Apple 20 miliardi di dollari per essere il motore di ricerca predefinito. Google ha annunciato l’intenzione di fare appello contro la decisione. Questo rappresenta un rischio significativo per Apple, che dipende fortemente dalle entrate di Google per la crescita dei suoi servizi.
Google sta facendo passi importanti per migliorare e ampliare la portata delle sue tecnologie attraverso collaborazioni internazionali e innovazioni. L’integrazione di Google Gemini nei dispositivi Xiaomi e Oppo e il lancio del programma di test remoto per app su dispositivi Samsung evidenziano l’impegno di Google nel migliorare l’accessibilità e la funzionalità delle sue soluzioni AI. Tuttavia, le recenti sfide legali, come la sentenza antitrust riguardante l’accordo di ricerca con Apple, mostrano le complesse dinamiche di mercato e le implicazioni legali che Google deve affrontare. Questi sviluppi avranno un impatto significativo non solo su Google, ma anche sui suoi partner e sull’intero ecosistema tecnologico.