Sommario
Google ha recentemente introdotto un nuovo filtro “Web” nei suoi risultati di ricerca, a seguito di un cambiamento significativo verso risultati di ricerca focalizzati sull’intelligenza artificiale (IA). Questo aggiornamento arriva con il lancio della “Search Generative Experience” (SGE), ora chiamata “AI Overview”, che è stata estesa a tutti gli utenti negli Stati Uniti. La nuova funzionalità IA fornisce riepiloghi generati dall’IA direttamente nei risultati di ricerca, riducendo la necessità di cliccare sui risultati tradizionali.
Funzionalità di AI Overview
L’AI Overview si presenta come una casella informativa in cima a molti risultati di ricerca, soprattutto per le query di tipo domande. Questo riepilogo IA è spesso istantaneo per le query popolari, grazie alla memorizzazione nella cache delle risposte. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe non essere disponibile, e un messaggio indica che “An AI overview is not available for this search.”
Il nuovo approccio di Google rende difficile visualizzare i risultati web tradizionali senza scorrere molto. La prima “pagina” visibile è dominata dall’AI Overview e altre caselle di risposte, mentre i classici 10 link blu si trovano solo dopo molti scroll. Questa configurazione ha sollevato preoccupazioni su come questo possa influire sulla visibilità dei siti web tradizionali e sulla sostenibilità per i publisher web.
Introduzione del Filtro “Web”
Per mitigare queste preoccupazioni, Google ha introdotto un filtro “Web” tra le opzioni di ricerca come “Video,” “Immagini,” “Mappe,” e “Shopping.” Questo filtro, se selezionato, restituisce risultati di ricerca simili alla vecchia esperienza di Google, mostrando i 10 link blu senza sovrapposizioni di AI Overview o altre informazioni contestuali. Tuttavia, il filtro “Web” è spesso nascosto nella sezione “More,” rendendo meno immediato il suo utilizzo per molti utenti.
Implicazioni per gli Utenti e i Publisher
Google sostiene che i link inclusi nell’AI Overview ricevono più clic rispetto ai link tradizionali, ma questo è difficile da credere considerando che l’IA presenta già le informazioni in modo comprensivo. Questa nuova configurazione potrebbe portare a una riduzione dei clic diretti verso i siti web, impattando negativamente i publisher che dipendono dal traffico di Google per le entrate pubblicitarie.
Gli utenti esperti possono ancora ottenere risultati web tradizionali cliccando su “More” e poi su “Web,” e utilizzando l’opzione “Tools” per cambiare “all results” in “verbatim.” Tuttavia, questa procedura aggiuntiva potrebbe spingere alcuni utenti a cercare motori di ricerca più focalizzati sui risultati web tradizionali.
Il passaggio di Google verso un’esperienza di ricerca centrata sull’IA rappresenta un cambiamento significativo nell’evoluzione del motore di ricerca. Mentre l’AI Overview può fornire risposte rapide e complete, il nuovo filtro “Web” offre un compromesso per gli utenti che preferiscono la vecchia esperienza di ricerca. Rimane da vedere come questo influenzerà il comportamento degli utenti e la sostenibilità dei publisher web nel lungo termine.