Il nuovo chipset Google Tensor G4, che alimenta la serie Pixel 9, sta generando numerose discussioni riguardo alle sue prestazioni rispetto al suo predecessore, il Tensor G3. Nonostante le aspettative elevate, i primi test e confronti indicano che il Tensor G4 potrebbe non essere all’altezza delle promesse fatte da Google. Questo articolo esamina in dettaglio le differenze tra il Tensor G4 e il G3, analizzando i benchmark, i problemi di prestazioni sotto stress, e le dichiarazioni di Google riguardo al design del nuovo chipset.
Confronto tra Tensor G4 e Tensor G3: miglioramenti e benchmark
Il Tensor G4, come il suo predecessore Tensor G3, è costruito sul nodo di processo a 4nm di Samsung, ma introduce alcune novità significative. Il nuovo chipset presenta una struttura a otto core aggiornata, con un miglioramento nella frequenza di clock e l’integrazione del modem Exynos 5400, che dovrebbe offrire migliori prestazioni di rete rispetto all’Exynos 5300i del Tensor G3. Anche la GPU ARM Mali-G715 ha subito un miglioramento nella frequenza, passando da 890MHz a 940MHz, il che dovrebbe teoricamente offrire migliori prestazioni grafiche.

I benchmark, tuttavia, raccontano una storia diversa. Nei test AnTuTu, il Tensor G4 ha ottenuto un punteggio complessivo di circa 13,23 milioni, leggermente superiore ai 10,72 milioni del Tensor G3, ma ancora inferiore rispetto ai principali concorrenti come Snapdragon 8 Gen 3 e MediaTek Dimensity 9300. Anche i punteggi Geekbench mostrano un miglioramento moderato, con il Tensor G4 che supera il G3 sia nei test single-core che multi-core, ma senza raggiungere le vette dei chip concorrenti. Questi risultati suggeriscono che, nonostante i miglioramenti apportati, il Tensor G4 non riesce a competere con i chip di punta di altri produttori in termini di prestazioni pure.
Prestazioni del Tensor G4 sotto stress e problemi persistenti
Uno degli aspetti più critici del Tensor G4 è emerso durante i test di stress condotti sul Pixel 9 Pro XL. In questi test, il chipset ha mostrato un significativo calo delle prestazioni, scendendo fino al 50% della sua capacità massima dopo pochi minuti di utilizzo intensivo. Questo problema di throttling termico è particolarmente preoccupante, soprattutto considerando che Google ha implementato un nuovo sistema di raffreddamento a camera di vapore proprio per evitare i problemi di surriscaldamento che avevano afflitto il Tensor G3.

Nonostante le dichiarazioni di Google, secondo cui il Tensor G4 è stato progettato per migliorare specifici casi d’uso legati all’intelligenza artificiale piuttosto che per competere nei benchmark, il calo di prestazioni sotto stress mette in dubbio la capacità del chipset di gestire applicazioni e giochi ad alte prestazioni. Anche se Google ha dichiarato che il G4 offre un’esperienza utente più fluida, con tempi di apertura delle app migliorati del 17% e prestazioni web aumentate del 20%, i problemi di surriscaldamento e throttling potrebbero limitare la sua adozione tra gli utenti più esigenti.
Tensor G4 vs Tensor G3: passo avanti o un compromesso?
Il Google Tensor G4 rappresenta un’evoluzione rispetto al Tensor G3, con miglioramenti nelle specifiche tecniche e nell’efficienza energetica. Tuttavia, i primi test indicano che questi miglioramenti potrebbero non essere sufficienti per competere con i chip di punta della concorrenza. I problemi di surriscaldamento e il calo di prestazioni sotto stress sono segnali preoccupanti, soprattutto per un dispositivo che si propone come top di gamma. Nonostante l’enfasi di Google sull’integrazione di nuove funzionalità AI, il Tensor G4 potrebbe non essere la scelta ideale per chi cerca prestazioni elevate e affidabilità in situazioni di carico intenso.