GParted Live 1.6.0-3, l’ultima versione del sistema live basato sull’utility open-source di partizionamento dei dischi GParted (GNOME Partition Editor), è stato rilasciato dallo sviluppatore Steven Shiau. Questo aggiornamento risolve importanti vulnerabilità di sicurezza legate al backdoor XZ e aggiorna componenti chiave del sistema.
Protezione dalla Backdoor XZ
Basandosi sui repository di Debian Sid (Debian 13 “Trixie”) aggiornati all’8 aprile 2024, GParted Live 1.6.0-3 sostituisce XZ Utils 5.6.0, versione contenente un backdoor, con XZ Utils 5.4.5-0.2. Il backdoor presente nella versione 5.6.0 avrebbe potuto permettere a un attaccante remoto di compromettere un server SSH o qualsiasi software collegato alla libreria liblzma inclusa nel pacchetto, iniettando codice malevolo al momento della compilazione.
Aggiornamenti e Compatibilità
Oltre alla sicurezza migliorata, l’aggiornamento porta con sé anche il kernel Linux 6.7, sostituendo il precedente Linux 6.6 LTS usato nella versione iniziale di GParted Live 1.6.0. L’immagine ISO live include Linux 6.7.9-2 dal repository Debian Sid, insieme all’ultima versione del bootloader GRUB 2.12-2.
GParted Live 1.6.0-3 è ora disponibile per il download dal sito ufficiale come immagini ISO live per sistemi a 64 bit o 32 bit. Gli sviluppatori confermano che GParted Live è stato testato con successo su computer fisici BIOS e UEFI con grafica AMD/ATI, NVIDIA e Intel, così come su macchine virtuali, inclusi VirtualBox e VMware.
Questo aggiornamento rappresenta un passo cruciale per mantenere la sicurezza nell’ambito della gestione delle partizioni di disco, specialmente per gli utenti che si affidano a GParted Live per lavori di partizionamento su computer o altri dispositivi. Con l’eliminazione del backdoor XZ e l’upgrade al kernel Linux 6.7, GParted Live 1.6.0-3 garantisce un’esperienza utente più sicura e affidabile.
