Sommario
Huawei si appresta a lanciare la nuova serie P70, segnando un passo significativo nell’innovazione tecnologica con l’uso di sensori d’immagine progettati internamente. Dopo la ripresa della produzione di chipset HiSilicon Kirin 5G con la serie Mate 60, Huawei sembra pronta a sostituire anche i sensori d’immagine Sony, storici alleati dei suoi dispositivi, con una creazione proprietaria.
Autonomia tecnologica in risposta alle sfide
La decisione di Huawei di sviluppare sensori d’immagine in-house segue la scadenza del contratto con Sony, che non è stato rinnovato. Secondo quanto riportato dal leakster Fixed Focus Digital, Huawei avrebbe esaurito le scorte di sensori Sony, che si distinguono per un design unico con due sub-pixel gialli anziché verdi. Questo cambio di rotta è una diretta conseguenza della necessità di Huawei di trovare alternative ai componenti importati, in seguito alle restrizioni commerciali imposte.
XMAGE: la nuova piattaforma di imaging di Huawei
Con la fine della partnership con Leica, Huawei ha già dovuto reinventare il sistema di fotocamera dei suoi smartphone, introducendo la piattaforma XMAGE che include un’unità di elaborazione neurale (NPU) su misura. Questa mossa rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’impegno dell’azienda verso l’innovazione indipendente e la personalizzazione tecnologica.
Prossimi passi: lettore di impronte digitali ottico e altro
Oltre ai sensori d’immagine, Huawei sta lavorando anche su un nuovo lettore di impronte digitali ottico per la serie P70. Sebbene non ci siano conferme ufficiali, si prevede che questi design interni giocheranno un ruolo cruciale nella presentazione dei nuovi dispositivi, attesa per l’inizio del prossimo anno.