Il kernel Linux supera i 40 milioni di righe: raddoppiato in un decennio

da Michele Sesti matricedigitale.it
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Il kernel Linux supera i 40 milioni di righe raddoppiato in un decennio

Con il rilascio di Linux 6.14 rc1, il kernel Linux ha raggiunto un traguardo straordinario, superando le 40 milioni di righe di codice. Questo rappresenta un raddoppio rispetto al 2015, quando il kernel contava circa 20 milioni di righe. Tale crescita riflette l’evoluzione e la crescente complessità del software open-source più importante al mondo, utilizzato in tutto, dai server ai dispositivi mobili, fino agli elettrodomestici intelligenti.

Le dimensioni del kernel: un equilibrio tra complessità e utilità

Il rapido aumento del numero di righe di codice, stimato in circa 400.000 ogni due mesi, include non solo codice eseguibile ma anche commenti, documentazione e spazi vuoti per migliorare leggibilità e struttura. Tuttavia, è importante sottolineare che gran parte del codice non è direttamente rilevante per tutti gli utenti.

Per esempio, il supporto a vari processori, che rappresenta circa 4,5 milioni di righe, include l’architettura x86 (comune nella maggior parte dei PC) con meno di mezzo milione di righe effettivamente necessarie per molti sistemi. Lo stesso vale per i driver: molte distribuzioni compilano moduli separati che vengono caricati solo quando l’hardware specifico è rilevato, evitando inutili sprechi di risorse.

Il caso del driver AMD Radeon

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Un esempio emblematico del peso del codice è il driver AMD Radeon, che insieme alla documentazione raggiunge circa 5 milioni di righe. Nonostante ciò, non tutto il codice viene utilizzato contemporaneamente, grazie alla modularità del kernel. Questo permette di gestire la complessità crescente senza compromettere l’efficienza.

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Novità di Linux 6.14 rc1

La versione 6.14 rc1 introduce nuove ottimizzazioni e funzionalità, come il supporto per la nuova chiave Copilot, che permette ai produttori di desktop di configurare azioni personalizzate. Inoltre, include miglioramenti nei tempi di sospensione e ripresa su alcuni sistemi, supporto esteso per controller di gioco e hardware audio, oltre a una maggiore compatibilità con schermi touch basati su tecnologia Intel.

Una crescita necessaria o un “bloat” eccessivo?

Mentre alcuni sostengono che l’espansione del kernel rifletta la necessità di supportare hardware e software sempre più diversificati, altri vedono questa crescita come un possibile ostacolo alla semplicità e alla leggerezza che hanno reso Linux popolare. Tuttavia, la modularità intrinseca del kernel permette di bilanciare queste esigenze, consentendo agli sviluppatori di utilizzare solo il codice necessario per il proprio sistema.

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