I computer comprendono le emozioni umane

da Vincenzo Mastrantuono
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I ricercatori dell’Università di Jyväskylä, in Finlandia, hanno sviluppato un modello che consente ai computer di interpretare e comprendere le emozioni umane utilizzando i principi della psicologia matematica. Questo progresso potrebbe migliorare significativamente l’interfaccia tra gli esseri umani e le tecnologie intelligenti, inclusi i sistemi di intelligenza artificiale, rendendoli più intuitivi e reattivi ai sentimenti degli utenti.

Dettagli della Ricerca

Secondo Jussi Jokinen, Professore Associato di Scienze Cognitive, il modello potrebbe essere utilizzato in futuro da un computer per prevedere, ad esempio, quando un utente diventerà infastidito o ansioso. In tali situazioni, il computer potrebbe fornire all’utente istruzioni aggiuntive o reindirizzare l’interazione.

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Nelle interazioni quotidiane con i computer, gli utenti sperimentano comunemente emozioni come gioia, irritazione e noia. Nonostante la crescente prevalenza dell’intelligenza artificiale, le tecnologie attuali spesso non riescono a riconoscere queste emozioni degli utenti.

Il modello sviluppato a Jyväskylä è attualmente in grado di prevedere se l’utente prova sentimenti di felicità, noia, irritazione, rabbia, disperazione e ansia.

“Gli esseri umani interpretano e reagiscono naturalmente alle emozioni degli altri, una capacità che le macchine fondamentalmente non possiedono”, spiega Jokinen. “Questa discrepanza può rendere frustranti le interazioni con i computer, specialmente se la macchina rimane indifferente allo stato emotivo dell’utente.”

Applicazioni Future

Il progetto di ricerca guidato da Jokinen utilizza la psicologia matematica per trovare soluzioni al problema del disallineamento tra i sistemi informatici intelligenti e i loro utenti.

“Il nostro modello può essere integrato nei sistemi di intelligenza artificiale, concedendo loro la capacità di comprendere psicologicamente le emozioni e quindi di relazionarsi meglio con i loro utenti”, afferma Jokinen.

La ricerca si basa su una teoria secondo la quale le emozioni sono generate quando la cognizione umana valuta gli eventi da varie prospettive.

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Jokinen spiega: “Consideriamo un errore del computer durante un compito critico. Questo evento è valutato dalla cognizione dell’utente come controproducente. Un utente inesperto potrebbe reagire con ansia e paura a causa dell’incertezza su come risolvere l’errore, mentre un utente esperto potrebbe provare irritazione, infastidito dal dover perdere tempo per risolvere il problema. Il nostro modello prevede la risposta emotiva dell’utente simulando questo processo di valutazione cognitiva.”

La prossima fase di questo progetto esplorerà le potenziali applicazioni di questa comprensione emotiva.

“Con il nostro modello, un computer potrebbe prevedere preventivamente il disagio dell’utente e tentare di mitigare le emozioni negative”, suggerisce Jokinen.

“Questo approccio proattivo potrebbe essere utilizzato in vari contesti, dagli ambienti d’ufficio alle piattaforme di social media, migliorando l’esperienza dell’utente gestendo sensibilmente le dinamiche emotive.”

Implicazioni Future

Le implicazioni di questa tecnologia sono profonde, offrendo una visione di un futuro in cui i computer non sono semplicemente strumenti, ma partner empatici nell’interazione con l’utente.

Si può anche come

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