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Intelligenza Artificiale

O4-mini e Max: duello tra OpenAI e Anthropic ridefinisce i modelli AI

OpenAI si prepara al lancio dei modelli O4 mentre Claude divide gli utenti con il nuovo piano da 200 dollari

La corsa allo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale sempre più avanzati e accessibili sta conoscendo una nuova accelerazione con l’avvicinarsi del lancio di GPT-5. In questo contesto, OpenAI e Anthropic si sfidano su due fronti differenti ma profondamente interconnessi: da un lato, l’introduzione progressiva di modelli intermedi come o3, o4-mini e o4-mini-high, che anticipano la nuova generazione GPT; dall’altro, l’espansione aggressiva del modello di abbonamento attraverso offerte premium come il controverso piano Claude Max, che ha suscitato proteste diffuse da parte della community.

Secondo quanto rivelato da fonti interne e confermato dalla stessa interfaccia web di ChatGPT, OpenAI starebbe preparando il rilascio di tre nuovi modelli AI: o3, il primo modello ragionante di nuova generazione, e le sue controparti più leggere o4-mini e o4-mini-high, pensate per offrire prestazioni elevate con tempi di risposta più rapidi. Allo stesso tempo, Anthropic ha introdotto il piano Claude Max, una sottoscrizione da 200 dollari mensili che garantisce venti volte più utilizzo rispetto al piano base, ma che ha scatenato forti critiche per le rigide limitazioni imposte sulle sessioni di utilizzo.

OpenAI punta su modelli intermedi per ottimizzare GPT-5 e soddisfare la domanda

La strategia di OpenAI si basa su un concetto di rilascio progressivo, in cui i modelli ragionanti vengono testati, distribuiti e raffinati prima dell’introduzione di un modello unificato come GPT-5. Già oggi, i modelli disponibili su ChatGPT comprendono GPT 4o, GPT 4.5 e tre versioni ragionanti: o1, o3-mini e o3-mini-high. Tuttavia, il vero salto qualitativo arriverà con o3, che rappresenterà il successore diretto di o1.

Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha confermato in un recente post su X che o3 e o4-mini saranno rilasciati prima di GPT-5. Secondo Altman, il motivo principale di questa scelta è la volontà di migliorare ulteriormente GPT-5 prima della sua distribuzione globale, ma anche la necessità di integrare in modo fluido le nuove architetture, evitando colli di bottiglia nell’infrastruttura tecnica. “Abbiamo scoperto che integrare tutto era più complesso del previsto”, ha dichiarato il fondatore di OpenAI, “e vogliamo essere certi di avere la capacità per supportare una domanda che sarà senza precedenti.”

Le versioni o3-mini e o3-mini-high, già operative per alcuni utenti, offrono tempi di risposta più veloci, con capacità logiche superiori a quelle dei modelli 4o, ma senza arrivare alla potenza computazionale completa di GPT-4. I nuovi modelli o4-mini e o4-mini-high, invece, rappresenteranno una sintesi tra efficienza e ragionamento, anticipando l’architettura di GPT-5 ma in una forma più leggera e scalabile.

Claude Max: 200 dollari al mese per 50 sessioni, la community insorge contro Anthropic

In netto contrasto con la strategia di OpenAI, Anthropic ha optato per un modello di monetizzazione più aggressivo, lanciando Claude Max, un piano di sottoscrizione da 200 dollari al mese che promette venti volte più accesso rispetto al piano Pro standard. Tuttavia, l’entusiasmo iniziale è stato rapidamente soppiantato da malcontento diffuso, soprattutto a causa del meccanismo di limitazione delle sessioni.

Ogni utente Max ha diritto a 50 sessioni mensili, dove una sessione è definita come un blocco di 5 ore che inizia al primo messaggio inviato. Qualsiasi interazione avvenuta entro queste cinque ore rientra nella stessa sessione. Ma superato questo intervallo, anche un singolo messaggio fa scattare una nuova sessione, riducendo rapidamente il numero disponibile.

Le reazioni sono state immediate: numerosi thread su Reddit riportano esperienze di frustrazione, soprattutto da parte di utenti professionali che necessitano di un uso quotidiano costante dell’AI. Un utente ha commentato: “Se mandi un messaggio al mattino, uno a mezzogiorno e uno alla sera, in 16 giorni hai esaurito il piano. Chiamare questo approccio ‘ridicolo’ sarebbe generoso.”

Freemium sotto pressione: la strategia Max rischia di penalizzare anche i piani base

Il lancio del piano Claude Max ha generato conseguenze anche per i piani Pro da 20 dollari e Free, tradizionalmente apprezzati per la loro elasticità. Molti utenti hanno segnalato che, dopo l’introduzione del piano Max, i limiti di utilizzo sono diventati più stringenti anche per le sottoscrizioni inferiori, con errori di “rate limit exceeded” che compaiono sempre più frequentemente.

Questa dinamica ha dato vita a numerose accuse: secondo alcuni utenti, Anthropic starebbe deliberatamente riducendo la fruibilità del piano Pro per spingere verso il passaggio forzato al piano Max. Le segnalazioni documentano interruzioni di sessione, impossibilità di avviare nuove conversazioni, e un sistema di conteggio delle sessioni opaco e poco trasparente.

Molti utenti delusi hanno già comunicato la cancellazione dell’abbonamento, mentre altri si sono trovati incastrati in piani annuali, incapaci di comprendere come gestire il restante credito. Al momento, Anthropic non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito alle critiche, alimentando ulteriore sfiducia tra la base utenti.

Modelli vs accesso: due filosofie a confronto tra trasparenza e monetizzazione forzata

Il confronto tra OpenAI e Anthropic evidenzia due approcci diametralmente opposti alla distribuzione dell’accesso all’intelligenza artificiale. OpenAI, con il rilascio incrementale di modelli come o3 e o4-mini, punta a migliorare progressivamente le prestazioni, mantenendo un accesso fluido per gli utenti Pro di ChatGPT e un’interfaccia trasparente anche per i gratuiti.

La piattaforma ChatGPT permette infatti di scegliere il modello attivo, con indicazione chiara della versione in uso (GPT-4o, GPT-4.5, o3-mini, ecc.). Questo modello modulare favorisce la sperimentazione, la scalabilità industriale e una esperienza utente stabile, anche in assenza di un modello unico “definitivo”.

Anthropic, invece, sembra aver anticipato l’integrazione di modelli avanzati come Claude 3 Opus in un contesto di uso limitato, che però non si traduce in maggiore libertà operativa per l’utente finale. Il meccanismo delle 50 sessioni da 5 ore si basa su una logica di consumo orario piuttosto che sulla quantità di richieste o di token, generando incomprensioni e malcontento.

Ripercussioni sul mercato AI: utenti in cerca di modelli alternativi

La polarizzazione tra le due strategie ha già innescato reazioni a catena. Alcuni utenti ex-claudiani si stanno orientando verso alternative più trasparenti e meno vincolanti, come ChatGPT Pro, Mistral, Perplexity AI, o sistemi open come LLaMA 3, che si prestano a utilizzi locali o self-hosted. La fiducia nell’equilibrio tra costo e valore diventa così un criterio determinante nella scelta della piattaforma.

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Le community tecniche valutano sempre più attentamente la chiarezza dei piani, la trasparenza delle limitazioni, e l’accesso ai modelli più recenti, evitando piattaforme che impongono limiti opachi o restrizioni arbitrarie. La credibilità delle aziende AI passa quindi non solo per l’eccellenza dei modelli, ma anche per l’affidabilità contrattuale verso i propri utenti.

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