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Da quando Microsoft ha lanciato il suo motore di ricerca Bing potenziato da ChatGPT, gli occhi di tutti si sono rivolti a Google, in attesa di una risposta da parte del gigante della ricerca. E questa risposta sembra essere in arrivo, con l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nelle funzionalità di ricerca di Google.
I piani di Google per l’integrazione dell’IA nella ricerca
In un’intervista concessa al Wall Street Journal questa settimana, il CEO di Alphabet, Sundar Pichai, ha offerto il quadro più chiaro finora dei piani di Google per integrare un chatbot nel suo popolare motore di ricerca. Sebbene i dettagli siano ancora scarsi e non ci sia una tempistica precisa per questa integrazione, sappiamo ora che Google è seria riguardo all’unione del suo modello di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) con la potenza del suo Knowledge Graph.
L’idea dietro l’integrazione dell’IA
L’obiettivo è di consentire agli utenti di effettuare ricerche come fanno ogni giorno, formulando domande a Google, e successivamente interagire con un chatbot IA di Google – forse Bard o qualcosa di simile – in una conversazione avanti e indietro per trovare la risposta desiderata. Pichai ha rivelato al Wall Street Journal che Google sta già testando prodotti che funzionano in questo modo.
Le prossime mosse di Google
Sebbene Pichai non fornisca una tempistica precisa, è probabile che Google offra un’anteprima della fusione tra ricerca e chatbot IA durante la conferenza Google I/O 2023, prevista per il 10 maggio. È difficile immaginare un evento così importante senza almeno un accenno a ciò che è in serbo per gli utenti di Google Search.
Google è ancora in gioco
Nonostante il ritardo rispetto a Bing e ChatGPT, nessuno esclude Google dalla competizione. Prima di tutto, Google detiene ancora circa il 90% del traffico dei motori di ricerca (e tutti i dollari pubblicitari che ne derivano). In secondo luogo, la sua società madre Alphabet ha due gruppi di IA (Google Brain e DeepMind) che collaborano alla ricerca. Unendo tutto ciò al miglior knowledge graph al mondo, Bing e ChatGPT dovrebbero essere preoccupati.
Google potrebbe aver fatto qualche passo falso lungo il percorso, ma ciò che verrà sarà probabilmente un cambiamento epocale nella ricerca. La domanda è: Google riuscirà a resistere alla tentazione di combattere ora, quando forse non è ancora del tutto pronta, o ci darà un’anteprima durante il Google I/O per poi rilasciare, qualche mese dopo, il suo aggiornamento più significativo al motore di ricerca di sempre?