Meta svela AudioCraft, IA generativa per la creazione di musica

da Redazione
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La società Meta ha rilasciato un nuovo modello di IA open-source denominato AudioCraft, che consente agli utenti di creare musica e suoni interamente attraverso l’IA generativa. Composto da tre modelli di IA, affronta diverse aree della generazione del suono, offrendo una nuova prospettiva sulla creazione musicale.

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I tre modelli di AudioCraft

AudioCraft si compone di tre modelli di IA che affrontano diverse aree della generazione del suono:

  • MusicGen: prende input di testo per generare musica, addestrato su “20.000 ore di musica di proprietà di Meta o con licenza specifica per questo scopo.”
  • AudioGen: crea audio da prompt scritti, simulando suoni come abbaiare o passi, addestrato su effetti sonori pubblici.
  • Un’edizione migliorata del decoder EnCodec di Meta: permette agli utenti di creare suoni con meno artefatti, che si verificano quando si manipola troppo l’audio.

La qualità del suono generato

I media hanno avuto l’opportunità di ascoltare alcuni campioni audio realizzati con AudioCraft. I rumori generati, come fischi, sirene e canti, suonavano abbastanza naturali. Anche se le corde della chitarra nelle canzoni sembravano reali, avevano ancora un aspetto artificiale.

L’evoluzione della musica e dell’IA Meta

non è la prima azienda a combinare musica e IA. Google ha creato MusicLM, un grande modello di linguaggio che genera minuti di suoni basati su prompt di testo. Alcuni musicisti, come Grimes, hanno incoraggiato le persone a utilizzare le loro voci nelle canzoni create dall’IA. AudioCraft e altre musiche prodotte da IA generativa creano suoni solo da testi e una vasta libreria di dati sonori.

Il futuro di AudioCraft

Attualmente, AudioCraft sembra qualcosa che potrebbe essere utilizzato per la musica da ascensore o canzoni di riserva. Tuttavia, Meta crede che il suo nuovo modello possa inaugurare una nuova ondata di canzoni, allo stesso modo in cui i sintetizzatori hanno cambiato la musica una volta diventati popolari. La società ha riconosciuto le difficoltà nella creazione di modelli di IA capaci di fare musica e ha dichiarato che AudioCraft ha bisogno di open sourcing per diversificare i dati utilizzati per addestrarlo.

Preoccupazioni legali e diritti d’autore

Le case discografiche e gli artisti hanno già suonato l’allarme sui pericoli dell’IA, temendo che i modelli di IA utilizzino materiale protetto da copyright per l’addestramento. Prima che il “sintetizzatore” di Meta vada in tour, qualcuno dovrà capire come attirare i fan che vogliono più canzoni fatte dalla macchina e non solo muzak.

Si può anche come

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