Nascono i primi bambini concepiti tramite robot nella fecondazione assistita

da Redazione
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Siamo più vicini che mai a una svolta nella creazione di una fecondazione in vitro (FIV) automatizzata. Secondo recenti notizie, un gruppo di ingegneri è riuscito a utilizzare un robot per iniettare con successo spermatozoi nelle uova umane, e due bambini concepiti in questo modo sono appena nati.

Il robot che ha reso possibile tutto ciò

Il robot utilizzato per l’iniezione degli spermatozoi nelle uova umane è stato progettato da ingegneri di Barcellona. La macchina è stata poi spedita al New Hope Fertility Center di New York City per testarla. Una volta assemblato il robot, gli ingegneri hanno utilizzato un controller di PlayStation 5 per controllare la macchina mentre iniettava un singolo spermatozoo nelle uova in attesa.

Secondo quanto riportato, il robot è stato utilizzato per fecondare oltre una dozzina di uova. La procedura ha portato alla formazione di embrioni sani e, successivamente, alla nascita di due bambine. Questo successo potrebbe rappresentare un passo fondamentale verso una FIV automatizzata.

Il futuro della fecondazione in vitro automatizzata

Attualmente, l’industria della FIV è composta da laboratori multimilionari con personale specializzato. Tuttavia, i costi elevati di queste strutture rendono il ricorso alla FIV molto oneroso, arrivando fino a 20.000 dollari negli Stati Uniti. Con sistemi più semplici, però, il costo potrebbe essere ridotto notevolmente.

Ecco dove entra in gioco l’idea di una FIV automatizzata. La startup dietro questo recente successo, chiamata Overture, non è l’unica a lavorare in questo settore, ma è quella che ha raccolto più fondi per raggiungere i propri obiettivi.

Si stima che ogni anno circa 500.000 bambini nascano attraverso la FIV in tutto il mondo. Tuttavia, a causa dei costi elevati, molti non hanno accesso alle cure mediche o alle risorse finanziarie necessarie per intraprendere il processo. Un sistema automatizzato che possa essere eseguito su una scrivania potrebbe cambiare la situazione.

Al momento, questa tecnologia richiede un operatore umano per il controllo, ma è probabile che ciò cambi nei prossimi anni. Sarà interessante vedere dove porteranno questa innovazione gli ingegneri di aziende come Overture e come l’automazione potrà rendere la FIV più accessibile a un maggior numero di persone.

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