OpenAI chiude rilevatore di IA citando una bassa precisione

da Redazione
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OpenAI, un colosso dell’intelligenza artificiale, ha discretamente ritirato il suo software di rilevamento dell’IA, citando un basso tasso di precisione. Il classificatore di IA sviluppato da OpenAI è stato lanciato per la prima volta il 31 gennaio e mirava ad aiutare gli utenti, come insegnanti e professori, a distinguere il testo scritto dall’uomo dal testo generato dall’IA.

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La chiusura del classificatore di IA

Tuttavia, secondo il post originale del blog che annunciava il lancio dello strumento, il classificatore di IA è stato chiuso a partire dal 20 luglio: “A partire dal 20 luglio 2023, il classificatore di IA non è più disponibile a causa del suo basso tasso di precisione”. Il link allo strumento non è più funzionante, mentre la nota offriva solo una semplice motivazione per la chiusura dello strumento.

Nuovi metodi per identificare i contenuti generati dall’IA

Tuttavia, l’azienda ha spiegato che sta cercando nuovi modi più efficaci per identificare i contenuti generati dall’IA. “Stiamo lavorando per incorporare i feedback e stiamo attualmente ricercando tecniche di provenienza più efficaci per il testo, e ci siamo impegnati a sviluppare e implementare meccanismi che permettano agli utenti di capire se il contenuto audio o visivo è generato dall’IA”, si legge nella nota.

Limitazioni dello strumento di rilevamento

Fin dall’inizio, OpenAI ha reso chiaro che lo strumento di rilevamento era soggetto a errori e non poteva essere considerato “completamente affidabile”. L’azienda ha detto che le limitazioni del suo strumento di rilevamento dell’IA includevano essere “molto impreciso” nel verificare il testo con meno di 1.000 caratteri e poteva “con fiducia” etichettare il testo scritto dagli umani come generato dall’IA.

Altri problemi con i prodotti OpenAI

Il classificatore è l’ultimo dei prodotti di OpenAI a essere messo sotto esame. Il 18 luglio, ricercatori di Stanford e UC Berkeley hanno pubblicato uno studio che indica che il prodotto di punta di OpenAI, ChatGPT, stava peggiorando significativamente con l’età.

Si può anche come

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