Sommario
OpenAI, produttore di ChatGPT, presenterà misure per risolvere le preoccupazioni che hanno portato al divieto temporaneo del chatbot in Italia da parte dell’autorità Garante per la protezione dei dati personali.
Le preoccupazioni dell’autorità italiana sulla privacy
La scorsa settimana, il Garante ha accusato OpenAI di non controllare l’età degli utenti di ChatGPT e di non avere una base legale che giustifichi la raccolta e l’archiviazione massiccia di dati personali. Di conseguenza, il Garante ha temporaneamente limitato l’utilizzo di ChatGPT in Italia e avviato un’indagine.
Impegno di OpenAI per una maggiore trasparenza
In una videoconferenza, OpenAI, rappresentata dal CEO Sam Altman, si è impegnata a essere più trasparente riguardo al modo in cui gestisce i dati degli utenti e verifica l’età degli stessi. L’azienda invierà al Garante un documento con le misure per rispondere alle sue richieste.
Valutazione delle proposte da parte del Garante
Il Garante valuterà le proposte presentate da OpenAI. Secondo una fonte vicina alla questione, ci vorranno probabilmente diversi giorni per valutare il contenuto della lettera.
L’approccio di OpenAI alla sicurezza dell’intelligenza artificiale
In un post sul blog, OpenAI ha dichiarato di lavorare per sviluppare politiche più sfumate contro i comportamenti che rappresentano un vero rischio per le persone. L’azienda ha sottolineato che non utilizza i dati per vendere servizi, pubblicità o creare profili delle persone, ma per rendere i propri modelli più utili.