Sommario
Samsung si prepara a un 2025 ricco di innovazioni e cambiamenti strategici. L’azienda sudcoreana ha deciso di puntare maggiormente sulla serie Galaxy S25, mentre ridimensiona la produzione di foldable dopo risultati inferiori alle aspettative. Contemporaneamente, nuovi dispositivi mid-range come il Galaxy A56 5G arricchiranno l’offerta globale, consolidando la leadership di Samsung nei segmenti di mercato più rilevanti.
Galaxy S25: innovazioni per la prossima generazione
Il Galaxy S25, previsto per il lancio il 22 gennaio 2025, rappresenterà il fulcro dell’offerta Samsung per il nuovo anno. La serie introdurrà il processore Snapdragon 8 Elite, un’architettura all’avanguardia che promette un significativo salto in termini di potenza e efficienza. Il modello Ultra della gamma sarà equipaggiato con una fotocamera ultra-grandangolare da 50 MP, un miglioramento rispetto ai 12 MP dei modelli precedenti, e opzioni di memoria che includono fino a 16 GB di RAM e 1 TB di archiviazione.
Un’altra innovazione sarà rappresentata dal Galaxy S25 Slim, una variante sottile con spessore inferiore ai 7 mm, progettata per attrarre utenti alla ricerca di dispositivi leggeri ma performanti. La produzione della serie Galaxy S25 è stata incrementata del 7%, con un target di circa 37,4 milioni di unità, sottolineando la fiducia di Samsung nelle potenzialità di questa linea.
Oltre alle specifiche tecniche, la strategia di Samsung punta a consolidare il successo dei dispositivi slab, che continuano a registrare una domanda più stabile rispetto ai modelli pieghevoli. Tuttavia, si prevede un possibile aumento dei prezzi in alcuni mercati, in linea con i miglioramenti tecnologici introdotti e c’è un livello di sicurezza elevato all’interno della società dopo i leak fuori usciti prima del lancio.
Galaxy A56 5G e i foldable: tra espansione e razionalizzazione
Il Galaxy A56 5G sarà un elemento chiave nella strategia di Samsung per il segmento mid-range nel 2025. Equipaggiato con il processore Exynos 1580, il dispositivo offrirà prestazioni bilanciate grazie a una configurazione octa-core avanzata e 8 GB di RAM. La certificazione Bluetooth SIG ha confermato il lancio globale imminente, mentre altre certificazioni rivelano il supporto alla ricarica rapida da 45 W e l’integrazione con One UI 7.0 basato su Android 15. Il Galaxy A56 si posiziona come un’opzione solida per chi cerca affidabilità e prestazioni a un prezzo competitivo, espandendo ulteriormente la già popolare serie Galaxy A.
Parallelamente, Samsung ha deciso di ridimensionare la produzione dei suoi dispositivi pieghevoli dopo il calo delle vendite registrato con Galaxy Z Fold 6 e Flip 6, scopri su Amazon. Per il 2025, la produzione totale di foldable sarà ridotta a 5 milioni di unità, con 3 milioni destinati al Flip 7 e 2 milioni al Fold 7. Questo cambiamento riflette una ricalibrazione delle priorità di Samsung, che punta a concentrarsi su nuove forme di innovazione per mantenere rilevante la sua linea foldable.
Nonostante le difficoltà, l’azienda continua a considerare i foldable una componente essenziale della sua strategia a lungo termine. Samsung esplorerà nuovi formati e design, cercando di coniugare funzionalità avanzate con una maggiore accessibilità economica.
Antitrust e Samsung: meno app Google preinstallate sui Galaxy?
Samsung potrebbe ridurre significativamente il numero di app Google preinstallate sui dispositivi Galaxy in futuro. Questa possibilità emerge dalle proposte di Google nell’ambito di un caso antitrust intentato dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. L’obiettivo è mitigare il monopolio di Google nel mercato dei motori di ricerca, offrendo maggiore libertà ai produttori di dispositivi Android.
Le proposte di Google per il caso antitrust
Nella sua risposta alle accuse del Dipartimento di Giustizia, Google ha proposto di permettere ai produttori di dispositivi Android, come Samsung, di scegliere quali app Google preinstallare indipendentemente da Google Chrome e Google Search. Attualmente, il pacchetto preinstallato include app come Maps, YouTube, Drive e molte altre. Con le nuove regole, Samsung potrebbe decidere di includere app alternative, come Microsoft OneDrive o Spotify, al posto di Google Drive e YouTube Music.
Questa proposta rappresenta un tentativo di evitare misure più drastiche, come la vendita obbligatoria di Android o Chrome suggerita dal Dipartimento di Giustizia. Google propone inoltre che le aziende di browser, come Apple o Mozilla, possano continuare a collaborare con i motori di ricerca che preferiscono e avere maggiore flessibilità nella scelta dei partner in base ai dispositivi o alle piattaforme.
Implicazioni per Samsung e l’ecosistema Android
Se il Dipartimento di Giustizia accettasse le proposte di Google, Samsung avrebbe la libertà di differenziare maggiormente l’esperienza utente sui suoi dispositivi Galaxy. Questo potrebbe includere meno app Google preinstallate e un’integrazione più profonda con il proprio ecosistema di app, come SmartThings, o con soluzioni di terze parti.
Tuttavia, le proposte di Google prevedono una durata di soli tre anni, mentre il Dipartimento di Giustizia vorrebbe che queste regole rimanessero in vigore per almeno dieci anni. Una decisione definitiva è attesa dopo l’udienza del caso, prevista per aprile 2025, con un giudizio finale atteso entro settembre dello stesso anno.
Samsung affronta il 2025 con un approccio strategico che bilancia innovazione e sostenibilità economica. La serie Galaxy S25, con il suo focus su prestazioni e design, rappresenta il cuore della strategia aziendale, mentre il Galaxy A56 5G rafforza la gamma mid-range. Al contempo, la razionalizzazione della produzione di foldable apre la strada a una riflessione su come migliorare e innovare questo segmento.
