Sommario
Nel mese di aprile 2025, l’ecosistema Galaxy è stato investito da una serie di aggiornamenti, ritardi, novità e criticità legati a One UI 7, la più recente versione dell’interfaccia Samsung basata su Android 15. In parallelo, l’aggiornamento di sistema Google Play Services introduce nuove contromisure di sicurezza automatizzate, mentre Samsung tenta di espandere globalmente strumenti come Good Lock, con risultati altalenanti. Il quadro complessivo rivela una profonda tensione tra innovazione tecnica e instabilità funzionale, che ha messo in discussione la coerenza del processo di aggiornamento software dell’azienda.
Rollout interrotto e bug critici: distribuzione travagliata di One UI 7
Il rollout globale di One UI 7 è iniziato il 7 aprile 2025 in Corea del Sud per poi approdare negli Stati Uniti il 10 aprile. Tuttavia, pochi giorni dopo, Samsung ha fermato improvvisamente l’aggiornamento per Galaxy S24, S24+, S24 Ultra, Z Fold 6 e Z Flip 6, a causa di bug di gravità elevata.
Uno dei problemi principali segnalati riguarda l’impossibilità di sbloccare il dispositivo dopo l’installazione dell’update, con blocchi totali della schermata di accesso. In aggiunta, un bug all’interno della Secure Folder permetteva alla galleria principale del telefono di visualizzare contenuti protetti, violando così la riservatezza promessa dall’ambiente cifrato.
La spiegazione ufficiale fornita da Samsung si è limitata a un generico “aggiornamento della tabella di marcia per garantire la migliore esperienza”, senza affrontare nel dettaglio le criticità tecniche. La risposta ha generato frustrazione tra gli utenti e negli ambienti tech, dove si è parlato di una comunicazione “convenzionale e condiscendente”.
La ripresa graduale del rollout: tempistiche differenziate per modelli e mercati
Dopo la sospensione temporanea, Samsung ha annunciato la ripresa del rollout di One UI 7 per la serie Galaxy S24 a partire dal 15 aprile. Tuttavia, il rilascio rimane parziale e condizionato da ulteriori verifiche. I modelli Galaxy S23, S22 e A55 riceveranno l’aggiornamento in fasi successive: per il Galaxy S23, l’arrivo è previsto entro il 22 aprile, mentre Galaxy A55 è attualmente nella seconda beta in India. Gli utenti Galaxy A56 hanno ricevuto nel frattempo la patch di sicurezza di aprile 2025, anche se One UI 7 non è ancora disponibile stabilmente per questo modello.
Per la famiglia FE (Fan Edition) – che include S21 FE, S23 FE e il futuro S24 FE – Samsung ha confermato che l’aggiornamento non arriverà prima di maggio, con un’implementazione che potrebbe essere ulteriormente posticipata a causa dei problemi riscontrati.
Una nuova funzione di sicurezza: il riavvio automatico dopo 72 ore di blocco
Parallelamente alle difficoltà di One UI 7, l’ecosistema Android riceve un aggiornamento silenzioso ma significativo: Google ha introdotto nei Play Services una funzione che forza il riavvio automatico di un dispositivo bloccato per tre giorni consecutivi.
Questa funzione – attualmente passiva – sarà attivata in futuro e serve a garantire che un dispositivo potenzialmente rubato o compromesso venga riportato nello stato “Before First Unlock (BFU)”, in cui i dati sono completamente cifrati e accessibili solo dopo l’inserimento del PIN. Samsung ha confermato il supporto alla funzione, allineandosi a una strategia di sicurezza già vista su iPhone.
Problemi estetici e bug su interfaccia e moduli: le falle di One UI 7
L’aggiornamento a One UI 7 ha introdotto anche modifiche non solo funzionali ma estetiche. Tra le più discusse:
- Icone scomparse dalla barra di stato (es. Bluetooth, sveglia), decisione deliberata da parte di Samsung per ridurre l’affollamento visivo. Gli utenti dovranno aprire i Quick Settings per visualizzare queste informazioni.
- Il modulo ClockFace di Good Lock mostra l’orologio inclinato nella schermata Always On Display. Samsung ha confermato il problema e ha promesso un aggiornamento correttivo a breve.
- L’icona della batteria è sparita su alcuni dispositivi: il bug è legato al modulo QuickStar, che ne impedisce l’attivazione. La disinstallazione del modulo e l’attivazione manuale dal menu “Indicatori” risolve temporaneamente l’anomalia.
Good Lock va in globale, ma non senza frustrazioni
Samsung ha annunciato la disponibilità globale del pacchetto Good Lock, storicamente limitato ad alcuni mercati asiatici. Tuttavia, l’espansione non è stata esente da difficoltà: numerosi moduli, tra cui Keys Cafe, Dropship e RegiStar, risultano non scaricabili o non installabili, probabilmente per problemi regionali legati alle policy del Galaxy Store.
Questa discontinuità contrasta con la volontà dichiarata di Samsung di offrire una personalizzazione profonda dell’interfaccia, elemento distintivo dell’esperienza Galaxy rispetto ad altri produttori Android.
Aggiornamenti minori che migliorano l’esperienza: Samsung Calendar, A/B e sicurezza
In mezzo a difficoltà e rollback, alcuni miglioramenti tangibili vanno sottolineati. La nuova versione dell’app Samsung Calendar (12.6.01.17) introduce:
- Trascinamento degli eventi da un giorno all’altro
- Countdown per eventi imminenti
- Visualizzazione filtrata nel widget
- Migrazione di eventi tra calendari
Sul fronte dell’aggiornamento software, il Galaxy A36 supporta la tecnologia A/B partition, che permette aggiornamenti in background senza necessità di riavvio manuale, mentre il Galaxy A26 ne è privo. Questa differenza strutturale è decisiva per le performance future del device e per la sua compatibilità con aggiornamenti seamless.
Inoltre, la patch di sicurezza di aprile 2025 include 56 fix critici, dimostrando l’attenzione di Samsung sul fronte delle vulnerabilità.
Un ecosistema potente ma fragile, tra ambizione e instabilità
L’aprile 2025 mette in luce l’ambivalenza dell’attuale strategia software di Samsung: da un lato, promesse concrete di innovazione (aggiornamenti lunghi 7 anni, nuove funzioni di sicurezza, moduli personalizzabili); dall’altro, rollout instabili, comunicazioni evasive, bug che minano la fiducia dell’utente e una gestione ancora approssimativa delle personalizzazioni globali.
La lezione più evidente è che nessuna funzione, per quanto potente, può compensare un’esperienza instabile al livello base. Se Samsung vorrà competere realmente con l’affidabilità di Apple e la coerenza di Google Pixel, dovrà necessariamente rivedere il proprio ciclo QA e garantire stabilità prima di tutto.