Pixel 9 Pro Fold: riparabilità migliorata con il design modulare

da Vincenzo Mastrantuono
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Il nuovo Pixel 9 Pro Fold di Google ha superato con successo il test di riparabilità, distinguendosi tra i dispositivi pieghevoli grazie al suo design modulare. Questa evoluzione rappresenta un passo importante per il settore, noto per la fragilità e i costi elevati associati ai dispositivi pieghevoli. Google, al suo secondo tentativo, è riuscita a creare un telefono pieghevole più accessibile alla riparazione fai-da-te.

Il test condotto da iFixit ha evidenziato l’intuitiva disposizione dei componenti interni, rendendo più semplice la sostituzione di elementi come la porta USB-C, separata da altri componenti, e la rimozione del display esterno, che può avvenire senza l’uso di calore. Inoltre, le viti utilizzate facilitano ulteriormente lo smontaggio rispetto a dispositivi simili.

Tuttavia, la batteria del Pixel 9 Pro Fold ha sollevato critiche a causa dei suoi linguetti, considerati troppo fragili, che tendono a rompersi facilmente anche con l’applicazione di calore. Anche la scheda logica risulta piuttosto delicata, con avvertenze specifiche riguardo il rischio di danni in caso di caduta. Il display pieghevole, purtroppo, rimane un punto debole, data la facilità con cui polvere e liquidi possono penetrare attraverso la cerniera.

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Nonostante queste criticità, Google ha compensato con dettagliate guide di riparazione e una maggiore attenzione alla facilità d’uso, rendendo il Pixel 9 Pro Fold uno dei dispositivi pieghevoli con l’indice di riparabilità più alto sul mercato.

Si può anche come

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