Sommario
Il 2025 si apre con un’importante battaglia tra i principali produttori di chipset per smartphone. Qualcomm, MediaTek e Google hanno presentato le loro soluzioni di punta: Snapdragon 8 Elite, Dimensity 9400 e Tensor G4. Mentre Qualcomm ha introdotto un’architettura completamente personalizzata, MediaTek ha affinato il proprio design con un focus su prestazioni e efficienza. Google, invece, sembra aver adottato un approccio più conservativo, con un processore che porta pochi miglioramenti rispetto al suo predecessore.
Snapdragon 8 Elite: potenza e innovazione

Qualcomm ha fatto un salto significativo con lo Snapdragon 8 Elite, che rappresenta un punto di svolta rispetto alle generazioni precedenti. La decisione di passare a una CPU completamente personalizzata ha permesso al chipset di superare non solo i concorrenti Android, ma anche l’Apple A18 Pro in termini di performance single-core.

L’adozione di un processo produttivo a 3nm ha consentito di ottenere miglioramenti sia nelle prestazioni che nell’efficienza energetica. Nei benchmark, il Snapdragon 8 Elite ha registrato i migliori punteggi single-core e multi-core, dimostrando un netto vantaggio rispetto a MediaTek e Google.
L’ISP (Image Signal Processor) aggiornato continua a migliorare la fotografia computazionale, mentre la GPU Adreno 830 offre ottime prestazioni nei giochi, sebbene non sia un passo avanti così marcato rispetto al passato.
Tuttavia, un punto debole di Qualcomm resta il surriscaldamento sotto carico prolungato, con alcuni dispositivi che raggiungono temperature più elevate rispetto ai concorrenti.
Dimensity 9400: MediaTek si avvicina a Qualcomm

MediaTek non è rimasta a guardare e con il Dimensity 9400 ha finalmente creato un processore capace di competere direttamente con Qualcomm. Pur utilizzando core stock ARM, l’azienda ha deciso di sfruttare un’architettura basata esclusivamente su big cores, ottenendo un netto miglioramento nelle prestazioni.
In particolare, il Dimensity 9400 sorprende nella gestione della GPU, grazie all’Immortalis-G925, che in alcuni test ha addirittura superato l’Adreno 830 di Qualcomm.

Anche in termini di efficienza energetica, MediaTek ha fatto passi avanti: grazie alla tecnologia della batteria al silicio-carbonio, i dispositivi equipaggiati con Dimensity 9400 offrono un’autonomia superiore rispetto ai concorrenti.
L’unico punto debole del processore è la gestione termica: nei test di durata, i dispositivi basati su Dimensity 9400 hanno mostrato un throttling più aggressivo, limitando leggermente le prestazioni nei carichi prolungati.
Tensor G4: Google gioca in difesa
A differenza di Qualcomm e MediaTek, Google ha scelto un approccio più cauto con il Tensor G4. Utilizzando lo stesso processo produttivo a 4nm del G3, il nuovo chip non offre miglioramenti significativi nelle prestazioni.

Nei test single-core e multi-core, il Tensor G4 si è rivelato nettamente inferiore a Snapdragon 8 Elite e Dimensity 9400, con valori comparabili a quelli di un processore top di gamma del 2023.
L’unico vero punto di forza del Tensor G4 è il focus sull’intelligenza artificiale on-device, che consente di ottimizzare le funzioni di Google Assistant e migliorare l’elaborazione delle immagini. Tuttavia, anche in questo ambito il Snapdragon 8 Elite mantiene un vantaggio netto, grazie a un NPU (Neural Processing Unit) più potente.

Per quanto riguarda i giochi, il Pixel 9 Pro XL, dotato di Tensor G4, ha mostrato frame rate instabili e un throttling anticipato, rendendolo poco competitivo rispetto ai dispositivi equipaggiati con Snapdragon e Dimensity.
Chi vince la sfida dei chip nel 2025?
Caratteristica | Snapdragon 8 Elite (Qualcomm) | Dimensity 9400 (MediaTek) | Tensor G4 (Google) |
---|---|---|---|
Architettura CPU | Custom design a 3nm | ARM stock a 3nm | ARM stock a 4nm |
Prestazioni Single-Core (Geekbench 6) | 3116 | 2381 | 1895 |
Prestazioni Multi-Core (Geekbench 6) | 9824 | 7175 | 4111 |
GPU | Adreno 830 | Immortalis-G925 | Mali-G715 |
Prestazioni GPU (3DMark Wild Life Extreme, FPS) | 28.64 | 36.35 | 14.8 |
Efficienza energetica | Buona | Ottima (batteria al silicio-carbonio) | Inferiore ai concorrenti |
ISP (Imaging Signal Processor) | Avanzato, ottimizzato per fotografia computazionale | Ottimo, migliorato rispetto al predecessore | Meno potente, ma AI-driven |
AI Performance (Geekbench AI Score) | 5478 | 2436 | 2620 |
Gestione termica | Più caldo sotto carico | Più efficiente, ma con throttling | Raffreddamento ottimizzato, ma prestazioni inferiori |
Se si guarda al mercato attuale, il Snapdragon 8 Elite è senza dubbio il processore più potente, grazie a una CPU custom e a una gestione bilanciata delle prestazioni. Il suo unico punto debole è il surriscaldamento nei carichi pesanti, ma nel complesso rappresenta la soluzione più avanzata.
Il Dimensity 9400 sorprende per l’ottima GPU e la gestione energetica, offrendo un’autonomia superiore grazie alla tecnologia della batteria al silicio-carbonio. Tuttavia, la gestione termica più aggressiva potrebbe penalizzare chi cerca prestazioni elevate nei giochi.
Infine, il Tensor G4 si posiziona un gradino sotto i concorrenti, con una potenza limitata e pochi miglioramenti rispetto al modello precedente. Google punta molto sull’intelligenza artificiale, ma il gap rispetto a Qualcomm e MediaTek è ancora evidente.
Chi sceglie un dispositivo con Snapdragon 8 Elite avrà le migliori prestazioni generali, mentre chi punta al Dimensity 9400 potrà godere di una maggiore autonomia e prestazioni GPU competitive. Il Tensor G4, invece, rimane una scelta adatta a chi cerca un’esperienza software ottimizzata per l’ecosistema Google, ma non offre lo stesso livello di potenza dei rivali.