Il governo del Vietnam ha iniziato la raccolta di dati biometrici dai cittadini, inclusi scansioni dell’iride, registrazioni vocali e campioni di DNA, per scopi di identificazione. Questa iniziativa, richiesta dal Primo Ministro Pham Minh Chinh, è gestita dal Ministero della Pubblica Sicurezza del Vietnam in collaborazione con altri rami governativi per integrare il nuovo sistema di identificazione nel database nazionale.
La decisione segue gli sforzi del governo per implementare una Legge di Identificazione del Cittadino modificata che consente la raccolta di dati biometrici e informazioni relative al DNA. Questi dati sensibili verranno conservati in un database nazionale e condivisi tra le agenzie per consentire loro di svolgere le loro funzioni. La legge è stata approvata il 27 novembre 2023 e sarà implementata a partire dal 1° luglio 2024.
Le nuove carte d’identità vietnamite, rafforzate dai dati biometrici, incorporeranno le funzioni di altri documenti di identificazione come patenti di guida, certificati di nascita e matrimonio, libretti di assicurazione sociale e tessere sanitarie. Le impronte digitali saranno sostituite da un codice QR collegato ai dati biometrici e di identificazione dell’individuo.
La raccolta dei dati biometrici di circa 70 milioni di adulti in Vietnam rappresenta una sfida significativa. Inoltre, c’è la necessità di garantire che le informazioni personali profondamente private contenute nelle carte siano protette a tutti i livelli, considerando che i dati biometrici sono diventati un obiettivo primario per i criminali informatici.