X sotto accusa nell’UE per la diffusione di disinformazione russa e cinese.

da Redazione
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Vera Jourova

X, precedentemente conosciuta come Twitter, è stata criticata nell’Unione Europea per avere il peggior rapporto tra post di disinformazione e post veritieri tra i principali social network. Durante un discorso, la commissaria per i valori e la trasparenza, Vera Jourova, ha evidenziato le scarse prestazioni di X, valutate durante una fase pilota di test di una nuova metodologia sviluppata dai firmatari del Codice di pratica dell’UE contro la disinformazione.

Il contesto e le valutazioni

Jourova ha sottolineato la pubblicazione dei primi indicatori strutturali, come la facilità di trovare contenuti di disinformazione e quanto engagement ricevono. Questi indicatori offrono un’insight senza precedenti sulla disinformazione sulle piattaforme online, essenziali per comprendere l’efficacia degli sforzi delle piattaforme nel combattere questa minaccia. X, che ha lasciato il Codice di pratica dell’UE a maggio, è la piattaforma con il più alto rapporto di post di dis/misinformazione.

Le mosse di Elon Musk e le conseguenze

Sotto la proprietà di Elon Musk, X ha promosso l’uso di una funzione di fact-checking crowdsourced, cercando di esternalizzare il problema aggregando le opinioni degli utenti della piattaforma. Allo stesso tempo, Musk ha rimosso segnali sui quali gli utenti di Twitter si basavano precedentemente per valutare la qualità delle informazioni contenute nei tweet, come la rimozione delle etichette dei media affiliati agli stati e la sostituzione delle verifiche degli account con un sistema a pagamento.

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Risposta di X e possibili sanzioni

In risposta all’analisi dell’UE sul rapporto di disinformazione, X ha risposto con un’email automatizzata: “Occupato ora, per favore riprova più tardi.” Le sanzioni per le violazioni del DSA possono arrivare fino al 6% del fatturato annuo globale e la Commissione ha precedentemente avvertito che non seguire il Codice di pratica sulla disinformazione sarebbe stato considerato nelle sue valutazioni.

L’effetto delle decisioni di Musk

Un rapporto di NewsGuard ha rilevato che la decisione di Musk di rimuovere le etichette che denotano account di media statali o affiliati al governo ha portato a un aumento della diffusione di propaganda su X, con RT della Russia che vede i maggiori guadagni secondo l’analisi.

X e la diffusione di disinformazione: il caso del China Daily

L’account del China Daily su X (precedentemente noto come Twitter) si presenta come un organo di informazione indipendente, ma in realtà è una testata di proprietà del governo cinese, definita dal Dipartimento di Stato americano un organo di propaganda controllato dalla Repubblica Popolare Cinese. Fino al 20 aprile 2023, gli utenti di X venivano informati dalla piattaforma che il China Daily e altri organi di stampa statali privi di indipendenza editoriale erano “affiliati a uno Stato”. Tuttavia, Elon Musk, proprietario di X, ha rimosso dalla piattaforma le segnalazioni che indicavano quali account erano legati o affiliati a governi. Questa decisione ha permesso alle fonti di propaganda cinesi, così come alle testate statali russe e iraniane, di diffondere disinformazione senza alcun controllo.

L’impatto della decisione di Musk

L’impatto è stato immediato e drammatico. Nei 90 giorni successivi alla rimozione dell’etichetta che indicava che un account era finanziato da uno Stato o affiliato ad esso, l’engagement generato dai post degli account in lingua inglese dei media statali russi, cinesi e iraniani è aumentato del 70%. RT ha ottenuto il più alto livello di engagement, quasi raddoppiato, passando da 1,3 milioni di like e repost quando l’etichetta era ancora disponibile a 2,5 milioni dopo la sua rimozione.

La risposta di X e le conseguenze

Nonostante l’aumento dell’engagement, X non ha risposto a due email e a un messaggio su X di NewsGuard, in cui si chiedevano commenti sui risultati di questa analisi e sul motivo per cui la piattaforma ha abbandonato l’etichettatura che segnalava i media gestiti dagli Stati. Musk ha sostenuto in un post dell’aprile 2023 che “tutte le notizie sono in qualche misura propaganda” e che le persone dovrebbero “decidere da sole”.

Il boicottaggio della NPR

La decisione di rimuovere le segnalazioni è arrivata 16 giorni dopo che Musk aveva inserito NPR tra i “media finanziati da governi”, provocando un boicottaggio della piattaforma da parte dell’organizzazione giornalistica nonprofit con sede a Washington. La NPR è finanziata in parte dal governo federale degli Stati Uniti, ma opera in maniera indipendente da esso.

Si può anche come

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